Il dramma della depressione, vissuto sulla propria pelle, raccontato dall’attrice-autrice in «Ho smesso di piangere» – che verrà presentato venerdì 3 agosto, alle ore 19:30, presso la Corte del Comune – concluderà la prima edizione del premio internazionale «Pavoncella» alla creatività femminile , ideato e curato da Francesca d’Oriano. Ad accompagnare Veronica Pivetti nell’incontro con il pubblico di Sabaudia sarà Emilia Costantini, illustre firma del Corriere della Sera.
Un argomento delicato, quale è il problema della depressione, ma che – grazie alla verve e alla brillantezza di spirito e di linguaggio di Veronica Pivetti – diventa un happening delicato, godibile e in alcuni passaggi persino spassoso. Questo spiega il successo di critica e di pubblico (oltre settantamila copie sinora vendute) di «Ho smesso di piangere» (Mondadori).
Evento, quello di venerdì, fortemente voluto dall’assessorato ai servizi sociali e dall’assessorato alla cultura del Comune di Sabaudia, nelle persone di Marilena Gelardi e Giovanni Secci. A tessere le fila del dialogo tra Veronica Pivetti e gli spettatori sarà appunto Emilia Costantini, da sempre attenta alle problematiche della Donna e del suo Vissuto.
In «Ho smesso di piangere» Veronica Pivetti racconta, con precisione e angoscia, il suo peregrinare da un medico all’altro; le dosi massicce di farmaci ingurgitati, spesso a proposito; un malessere che, nato da una disfunzione tiroidea, curata superficialmente, sfocerà in una profonda depressione. Otto anni di inferno descritti con sensibilità e in punta di penna, nella speranza che la sua esperienza possa essere d’aiuto a chi condivide il “male oscuro”; che in queste pagine possa trovare un minimo di conforto e aiuto. Il problema della depressione – dice l’attrice – è che nella maggioranza dei casi non la puoi né raccontare né descrivere. È invisibile. E non è eguale per tutti. Ma è anche un male che va affrontato e non può né deve essere eluso.