L’esecutore e probabilmente l’ideatore della strage davanti alla scuola di Brindisi sembra sia stato identificato. Si tratterebbe del solito psicopatico. Un format dello stragismo del XXI secolo in Occidente dove le metodologie americane ma non solo (ci sono centrali operative nella stessa Striscia di Gaza) hanno sostituito la sistematica ricerca di political killers della fine XX° con l’arruolamento di singoli sbandati. Il primo decennio di questo secolo ha visto l’utilizzo in serie di sbandati in cura psichiatrica compiere attentati-cavia, più o meno mortali in Francia, mentre in Italia ve ne fu almeno uno di questo genere compiuto contro l’eurostar e conclusosi con il suicidio dell’attentatore/disturbato.
La piena maturità stragista è stata poi raggiunta recentemente sia in Norvegia con Breivik sia in Francia con Merah (lo stragista di Tolosa).A quello schema corrisponde anche la strage di senegalesi a Firenze nello scorso dicembre.E’ la nuova frontiera dello stragismo inteso sia nella forma classica di guerra tra potenze (Francia, Inghilterra, Israele la mossero contro l’Italia nella contesa per il Mediterraneo tra il 1969 e il 1984) sia nella forma eterodossa di sostegno alle oligarchie tramite la diffusione di un senso d’insicurezza e la mobilitazione contro il nemico-ombra . (Avvenne così nel 1974 e nel 1993).Quest’ultimo schema è quello che più preme al potere in Italia alle prese con il dissenso profondo contro lo sceriffato strangolatore, usuraio, incompetente ed incapace di comunicare. Lo è oggi, durante la celebrazione del secondo turno di amministrative che possono mettere a rischio la tenuta della banca-bassotti, lo è oggi, alla vigilia dell’Imu e durante un G8 molto particolare che sta gettando le basi per l’allargamento del suicidio italiano a quello continentale e per la resa dei conti tra USA e Inghilterra da una parte (a cui ci siamo ovviamente allineati da servi) e Germania dall’altra: con obiettivo finale il distacco europeo dalla Russia. Ovvero: ci apprestiamo a dissanguarci solo per poter commettere suicidio e salvare i nostri invasori. Mala tempora e di difficile gestione.
E’ del tutto verosimile che l’esecutore della strage appartenga alla tipologia degli uomini/strage manipolati dalle centrali preposte fino al punto, come anticipavamo ieri, di credere addirittura di avere ideato personalmente i propri crimini.Il che, però, presenta il tallone di Achille dell’avventatezza allucinata dell’esecutore che fronte al controllo tecnologico capillare lascia più tracce di Pollicino.La sua identificazione e il suo arresto inevitabile, se avvenissero a tempo record, rischierebbero però d’inficiare l’operato delle centrali stragiste in quanto la mobilitazione contro i fantasmi ed il serrate dietro agli sceriffi e agli apparati (ovvero gli obiettivi di questo genere di strage) funzionano un po’ meno se l’identità che si nasconde dietro Scream è quella di uno squilibrato e non di un demonio in agguato. Vedrete che gli apparati di difesa dell’oligarchia, quelli che non hanno remore nel massacrare, nel far massacrare, nell’affamare, nello schiavizzare, troveranno la soluzione e che non sperpereranno la loro strage. Se dovessero minimizzare il pericolo senza riuscire a mantenere la mobilitazione e l’isolamento delle proteste da parte dell’opinione pubblica intimorita, avremo invece da temere, perché vorrà dire che abbiamo da attendercene un’altra presto, corretta e perfezionata.Chi vivrà vedrà. E tutto lascia credere che vedrà morire ancora. Il gioco tremendo andrà man mano perfezionato.
Gabriele Adinolfi