Forse molti lettori hanno già sentito parlare di Marco Ugo, l’artista Pop e ironico, i cui collage composti con i messaggi riportati sui pacchetti delle sigarette fanno ormai parte dell’immaginario della città.
La passione di Ugo per la pittura emerge sin dall’adolescenza, tanto da portarlo a compiere specifici percorsi di studio: il liceo artistico e in seguito l’Accademia delle Belle Arti a Roma. Se nelle prime tele ancora emerge la ricerca di uno stile personale, la sua incessante attività artistica ha portato Marco Ugo, oggi venticinquenne, ad un linguaggio che esprime soprattutto elementi sociali e politici: ispirandosi all’arte Pop di Haring e Warhol, l’artista dichiara apertamente messaggi sociali comprensibili anche da un pubblico inesperto.
Le opere Di Ugo, sempre contraddistinte da un utilizzo pieno dei colori acrilici, si caratterizzano anche per le forme ben delineate da una netta linea di contorno. Protagonista della tela è spesso l’uomo, ritratto da una rappresentazione geometrica che negli anni si è evoluta sino allo sviluppo di una vera e propria trama, costituita da un incastro di figure dai colori diversi. Tale rappresentazione dell’uomo, negli ultimi tempi, ha subito un’ulteriore evoluzione, passando dall’esemplificazione geometrica ad una riproduzione più fedele del corpo umano. Il maggiore riconoscimento della figura non dipende però dal colore, ma solo dalla forma: l’uomo è rappresentato attraverso una silhouette bianca, scontornata dalla ricorrente linea nera. Ulteriore elemento frequente delle opere di Marco Ugo è la giustapposizione dei colori acrilici a materiali di riciclo, come la carta di giornale e i pacchetti di sigarette, i quali hanno la funzione di rafforzare il messaggio che le opere vogliono palesemente esprimere.
Per quanto concerne i momenti espositivi della carriera artistica di questo giovane talento pontino, oltre a numerose mostre collettive o personali in locali pubblici di Roma e Latina, si vuole ricordare la partecipazione alla rassegna artistica Mad a cura di Fabio Dachille, all’estemporanea di Giallo Latino. Le tappe più importanti dell’artista, tuttavia, sono: in primo luogo la partecipazione a “Paratissima” di Torino, l’evento itinerante che offre uno sguardo all’arte emergente, organizzato in occasione della fiera dell’arte contemporanea “Artissima”; in secondo luogo la partecipazione ad “Arte Expo” di Arezzo, nel padiglione dedicato alle più importanti accademie di Belle Arti europee. In quest’ultima occasione Ugo è stato selezionato tra i migliori studenti dell’Accademia e ha presentato il “Duomo che vola”, un’opera molto conosciuta nel capoluogo pontino e particolarmente irriverente per l’attualissimo argomento politico che affronta.
Questi successi dimostrano quanto il coraggio di esprimere le proprie idee in modo innovativo sia apprezzato dal mondo dell’arte. Con la certezza che il riconoscimento delle doti di Ugo sarà sempre maggiore, rimandiamo a queste pagine il resoconto dei suoi nuovi traguardi.