«Alice nel Paese delle Meraviglie – Il musical» arriva a Latina e porta in scena la favola nel suo aspetto più onirico e fiabesco: quello dell’immaginario dei bambini. L’appuntamento è per il 9 marzo (ore 20:30) al teatro D’Annunzio. L’organizzazione è a cura dell’agenzia Ventidieci.
Al pubblico verrà offerta la possibilità di ritrovare la poesia del mondo infantile e nel contempo di confrontarsi con i significati simbolici e reconditi della fiaba. «Alice nel Paese delle Meraviglie – Il musical» è infatti un family show pronto a coinvolgere ed emozionare grandi e piccoli, rendendoli parte di un’avventura che difficilmente potranno dimenticare.
Nei panni di Alice troviamo Tania Tuccinardi, Baz come Cappellaio Matto, Roberta Faccani come Regina di Cuori, Gabriele Foschi in quelli del Coniglio Bianco, Marco D’Alberti nei panni del Bruco, Diego Casalis e Maurizio Semeraro saranno Priccio e Sticcio. Alice bambina: Elena Idini, Zoe Nochi, Mariliana Petruzzi. Ensemble: Viola Anzilotti, Giulia Fabbri, Daniel Favento, Lorenzo Gitto, Davide Lovera, Arianna Luzi, Luca Magnoni, Salvatore Marchione, Martina Pezzoli, Selene Saieva, Marco Schiaroli, Elena Valli e Matteo Vigna.
La sceneggiatura, impreziosita dalla genialità del regista, è frutto della rielaborazione dei famosi scritti di Lewis Carroll, «Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie» e «Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò».
Componente fondamentale dello spettacolo è la grande creatività espressa in tutti gli aspetti artistici: suggestioni di luci e colori, scenografie incantevoli, costumi spettacolari ed effetti visivi di grande impatto. Attraverso i cambi di scena allo spettatore sembrerà di sfogliare un libro di favole. Divertimento e paura, dubbi e certezze, balli e canzoni si alterneranno in una serie di situazioni in cui realtà e sogno sono i protagonisti.
SINOSSI
Nel Regno del Paese delle Meraviglie è cambiato tutto da quando la Regina di Cuori ha sconfitto la Regina Bianca. Nel giorno della sua incoronazione sta dettando le sue regole: ordine, disciplina e razionalità. Nessuno le potrà mai mettere in discussione. A sconvolgere i suoi piani arriverà una bimba con tutta la sua innocenza e fanciullezza: Alice. Ma come è arrivata Alice nel Paese delle Meraviglie? Semplice: inseguendo un coniglio bianco. Nel suo viaggio incontrerà tanti personaggi, alcuni un po’ matti, alcuni divertenti e simpatici, altri misteriosi e particolari: il Cappellaio Matto, il Bruco, Priccio e Sticcio. In questo mondo fatto di colori, immagini, giardini e tante meraviglie, tutti questi personaggi, ma soprattutto Alice ci insegneranno che è bello potere restare bambini e riuscire a guardare il mondo e tutte le sue follie con ironia e semplicità.
NOTE DI REGIA di Christian Ginepro
Follia allo stato “puro”. Potrebbe essere questo l’immaginario sottotitolo del nostro «Alice nel paese delle meraviglie». Perché il vantaggio dell’essersi potuti aggirare per questo “Paese” muniti del doppio passaporto “adulto-bambino” ha permesso a tutto il cast creativo di poter raccontare due mondi: quello “puro” dell’immaginifico infantile e quello “folle” di chi, come me, a quell’immaginifico non vuole rinunciare, neppure ora che il confine tra la fanciullezza e l’età adulta è stato varcato da un pezzetto. Perché raccontare Alice in questa epoca? La risposta è semplice come bere una tazza di tè: per ricordarci che i nostri bambini sono sempre e semplicemente dei “bambini” e che trattarli come degli adulti sarebbe come mandare al potere una Regina Rossa in un paese dove ancora dovrebbe regnare il Bianco più candido e innocente. Ma soprattutto perché non ci può essere follia più triste del pensare che i confini di quel regno siano confini valicabili una volta e per sempre. Signore e Signori, l’esilio è terminato: si torna tutti ad occhi aperti nel NOSTRO Paese delle meraviglie. E in questo spettacolo abbiamo cercato di farlo usando le sole cose che i miliardi che non abbiamo non potranno mai comprare: Fantasia, Libertà, Creatività.
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