Quando ci sono aumenti in bolletta a farne le spese non sono solo le famiglie, perché anche le imprese, che tra l’altro affrontano consumi decisamente più elevati, devono mettere in conto l’arrivo dell’ennesima mazzata. Come se quindi non bastasse l’aumento arrivato il primo di ottobre sui prezzi di luce e gas, a questo c’è da aggiungere che le nostre PMI pagano bollette tra le più altre in Europa.
Bollette: costi troppo alti soprattutto per le PMI
È del 17% in più la differenza tra quanto pagano la luce le aziende italiane rispetto alle consorelle dell’eurozona, e non è un divario di poco conto. Le PMI italiane, infatti, manifestano in media un fabbisogno energetico che si pone tra i 500 MWh e i 2000 MWh l’anno che costa, parlando nello specifico proprio di questa fascia, quasi il 25% in più della media europea. E se per quanto riguarda le altre fasce la differenza si rivela un po’ più bassa, circa il 20%, si tratta comunque di un onere non indifferente. Notizie migliori invece per quanto riguarda le aziende nelle quali i consumi sono particolarmente elevati, le cosiddette aziende energivore, ove questa tendenza si inverte anche grazie alle agevolazioni di cui beneficiano perché considerate fondamentali all’interno del tessuto produttivo nazionale.
Insomma, come fa notare il CNA, le aziende che rientrano nelle fasce di consumo comprese tra i 20 MWh e i 2.000 MWh l’anno pagano una bolletta che colloca l’Italia, come costo, al quarto posto in Europa dopo Spagna, Danimarca e Belgio. Le nostre imprese, infatti, pagano molto di più rispetto ad altre nazioni come la Germania, il +23%, il Regno Unito, il +29,8%, e la Francia, dalla quale peraltro acquistiamo energia prodotta dalle centrali nucleari, del +45,8%.
Come risparmiare sulle bollette in azienda
Alla luce dei dati appena accennati, risulta quindi evidente come sia assolutamente necessario per le nostre piccole e medie imprese imparare a economizzare quanto più possibile su quelli che sono i propri consumi energetici. Si tratta di una necessità cui si può fare fronte da diversi punti di vista: vediamo quindi qualche consiglio su come imparare a risparmiare.
Passare al Mercato Libero
Dato che gli aumenti saranno più importanti soprattutto per coloro che ancora fanno parte del mercato tutelato, il primo passo da fare è certamente quello di scegliere un nuovo fornitore che sappia innanzi tutto adeguarsi alle proprie esigenze. Il passaggio al mercato libero dell’energia infatti, oltre a permettere di risparmiare dà anche la possibilità di scegliere tra le diverse tariffe di energia elettrica pensate per le aziende, in modo da poter valutare in base ai propri consumi quelle che sono le soluzioni più adeguate alle proprie necessità.
Efficientare gli edifici
In sede aziendale e negli opifici spesso l’ultimo pensiero è l’efficientamento energetico. Si tratta in realtà di un errore grave perché si finisce con lo sprecare una quantità smisurata di energia, dispersa a causa di una coibentazione pessima o addirittura inesistente e della mancanza di dispositivi di controllo che aiutino a eliminare gli sprechi.
Eseguire manutenzioni regolari e cambiare i macchinari poco efficienti
Gli impianti che non vengono tenuti sotto controllo con una manutenzione regolare, come indicato tra l’altro dalle case costruttrici, finiscono sempre col consumare più energia del dovuto. Ciò vuol dire che funzionano male e influiscono negativamente sulla qualità del lavoro. I macchinari obsoleti, poi, oltre a consumare un quantitativo eccessivo di energia sono anche un costo aggiuntivo per l’azienda qualora si dovessero rompere: l’acquisto di nuovi strumenti quindi si rivela utile sia da un punto di vista energetico sia a lungo termine.
Ottimizzare il sistema di aria compressa
Parecchie aziende hanno dei macchinari che vengono serviti da un sistema ad aria compressa, spesso mal regolato: in molti casi infatti la pressione del polmone supera i valori necessari dichiarati dalle aziende costruttrici. È necessario quindi porre molta attenzione all’utilizzo di questi macchinari, in quanto la riduzione anche solo di mezza atmosfera può fare risparmiare il 3,5% di energia.
Passare alla domotica
Infine, passare al controllo intelligente dei macchinari e delle risorse grazie ad uso appropriato degli strumenti di domotica, può portare ad un abbattimento dei consumi generali impensabile, senza che ciò comporti nessun sacrificio in termini di vivibilità degli ambienti.
Se quindi le bollette delle nostre aziende sono tra le più alte d’Europa, è comunque possibile far fronte agli aumenti adottando i giusti accorgimenti per risparmiare.