Sebbene sembrasse una realtà ormai concreta, il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia, inizialmente programmato per luglio 2020, è stato nuovamente slittato. La prossima data in programma è infatti il primo gennaio 2022, a seguito di un emendamento alla manovra fiscale. L’Antitrust, però, non è d’accordo e comunica che sono proprio i constanti rinvii i danneggiare non soltanto la concorrenza, ma anche anche i consumatori stessi. Vediamo quindi nel dettaglio cosa sta accadendo
Antitrust: i rinvii danneggiano la concorrenza
L’Antitrust ha dato un giudizio molto fermo sulla questione, definendo improrogabile l’appuntamento per il 1° gennaio 2022, ovvero il giorno in cui l’energia passerà dal mercato tutelato al mercato libero. Secondo le Autorità, infatti, i frequenti rinvii hanno già largamente danneggiato i concorrenti per le criticità a cui sono andati incontro e le famiglie, per la mancata possibilità di risparmio. L’Antitrust ha quindi inoltrato in Parlamento la comunicazione con l’invito ai deputati di far sì che non siano più necessari rinvii. Questo passaggio, infatti, deve essere inserito all’interno di una panoramica più ampia, facendo infatti parte di un progetto complesso già partito negli anni ‘90, tramite l’arrivo della concorrenza all’interno del mercato energetico. Si tratterebbe quindi di completare quello che era l’obiettivo iniziale ovvero, sebbene passo dopo passo, portare alla completa liberalizzazione del mercato. Ma come funziona di preciso, e come si differenzia da quello di maggior tutela?
Mercato libero dell’energia: come funziona
Il mercato libero prevede la possibilità di scegliere tra i rivenditori e le condizioni economiche alle quali si vuole acquistare l’energia elettrica o il gas metano. Si tratta quindi di un cambiamento nella possibilità di scegliere, per l’appunto, liberamente e in modo più consapevole. I vantaggi del mercato libero sono diversi.
Autonomia nella scelta dei prezzi e delle tariffe
Con il mercato libero ogni rivenditore può scegliere in autonomia le proprie tariffe di vendita agendo quindi sul prezzo della componente energia, come spiega anche la pagina dedicata alle tariffe luce VIVIgas che indica le principali differenze tra i due mercati. La libertà, in ogni caso, non è totale, in quanto avendo un’unica rete di trasmissione su tutto il territorio i costi dei servizi di rete sono comunque fissati dall’autority AEEGSI. Quindi, si possono sottoscrivere tariffe con sconto fisso o con prezzo fisso sulla componente energia, oppure con prezzo unico durante le 24h o con prezzi variati tra giorno e notte.
Nessuna modifica agli impianti
Altra caratteristica fondamentale e che interesserà maggiormente i consumatori è il fatto che sia gli impianti che il contatore non verranno modificati. Passare al libero mercato, infatti, significa unicamente cambiare il fornitore dell’energia: una modifica di tipo amministrativo e che non avrà impatti sul sistema già presente nell’abitazione.
Offerta personalizzata
Questo è uno dei benefici principali del passaggio al mercato libero, dato che le esigenze posso cambiare in base al consumatore. Alcuni pacchetti, ad esempio, possono essere validi per alcune tipologie di famiglie ma meno per altre. È quindi bene scegliere un’offerta adatta alle proprie esigenze, valutando alcuni aspetti fondamentali. In primo luogo è importante essere consapevoli del proprio consumo annuo in kwh, così da riuscire a farsi un’idea generale. Dopodiché è bene tenere in considerazione in quali ore si utilizzano gas ed elettricità più frequentemente, se durante il giorno o la notte. Infine, una grossa differenza di prezzo può dipendere dall’attitudine o meno nel gestire tutto online, in quanto i prezzi di gestione diminuirebbero notevolmente.
Dunque, a seguito di quanto comunicato dall’Antitrust, non potranno più esserci rinvii: non resta che attendere gennaio del 2022 e continuare ad aggiornarsi circa i cambiamenti che porterà il cambio di mercato.