Il ciclismo è uno tra gli sport più amato nel nostro Paese. Scopriamo il perchè
Ciclismo – La passione sportiva degli italiani
In Italia il ciclismo è lo sport più praticato, sia a livello agonistico che meramente amatoriale, da più persone. Fin da piccoli, la maggior parte di noi, ha imparato ad andare in bicicletta e spesso, quella delle due ruote, è una passione che accompagna gli italiani nell’arco di tutta la vita. Infatti non è raro vedere giovani atleti allenarsi con costanza lungo le strade del Bel Paese, da soli o in gruppo, ma altrettanto comune è trovare amatori “in là con gli anni”. Ma come mai è uno sport così amato in Italia, sia dagli sportivi che da chi piazza scommesse sul ciclismo?
Le corse ciclistiche storiche e la conformazione del territorio
L’Italia ospita alcune delle gare a tappe o singole più amate dagli atleti professionisti, non solo per l’importanza della vittoria in sè, ma per la bellezza degli scorci ed i repentini cambi di paesaggio. Tra queste, le più importanti sono il Giro d’Italia (corsa a tappe, tra le più rilevanti nel circuito internazionale), il Giro di Lombardia, la Milano-Sanremo e la Tirreno-Adriatico (entrambe corse che si svolgono nell’arco di un solo giorno).
Prendiamo ad esempio il Giro d’Italia, che appunto, si corre dall’estremo Sud, fino ad arrivare alle tappe alpine e dolomitiche, le più dure ma allo stesso tempo le più amate ed emozionanti per gli atleti e per gli appassionati. Affrontare il Passo dello Stelvio o la mitologica ascesa al Monte Zoncolan, in Friuli Venezia Giulia, è una prova che forgia i ciclisti più inesperti e mette alla prova gli atleti blasonati.
Ad ogni modo è proprio la conformazione del territorio in Italia a rendere il ciclismo uno sport accessibile a tutti, dai professionisti agli amatori, regalando grandi emozioni, non solo sportive ma anche paesaggistiche. E’ possibile pedalare in pianura per centinaia di chilometri, oppure affrontare le salite alpine ed appenniniche, circondati da foreste di conifere; ancora, gli atleti possono affrontare tornanti a picco sul mare o le incontaminate zone collinari del Centro Italia. Insomma, il nostro Paese offre terreni e paesaggi stupendi, adatti a soddisfare i gusti di tutti gli amanti delle due ruote.
I ciclisti che fanno sognare gli italiani
Come per il calcio, la tradizione di grandi campioni in Italia è davvero unica. Da sempre i ciclisti tricolore sono tra i migliori e, soprattutto in passato, hanno infiammato non solo le sfide internazionali, ma hanno creato vere e proprie fazioni all’interno del nostro Paese.
Chi potrà mai dimenticare la storica rivalità tra Fausto Coppi e Gino Bartali, entrambi vincitori del Giro d’Italia e del Tour De France, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale? Quella sfida accese i cuori dei tifosi negli anni ‘30 e ‘40 divenendo leggendaria anche per la storica foto in cui Coppi passa la sua borraccia a Bartali.
Felice Gimondi, tra la seconda metà degli anni ‘60 e gli anni ‘70, è uno dei sette corridori ad aver vinto tutti e tre i Grandi Giri ( Giro d’Italia tre volte, Tour de France e Vuelta a Espana ), contrastato in quegli anni soltanto dal “Cannibale” belga Eddie Merckx. Tra la fine degli anni ‘70 e gli anni ‘80 iniziò l’era del dualismo Moser/Saronni, entrambi Campioni Mondiali su pista.
Più recentemente Pantani (vincitore nel 1998 del Giro d’Italia e del Tour de France), Cipollini (Campione del Mondo nel 2002 grazie ai suoi potenti sprint) e Nibali (vincitore di tutti i Grandi Giri) hanno fatto sì che sempre più italiani si appassionassero, iniziando a loro volta a praticare ed a piazzare scommesse.