Gli appassionati di motori, ma anche solo gli amanti dello sport in generale l’avranno sentito nominare almeno una volta. Di questi tempi Mick Schumacher si sta ritagliando uno spazio importante sui media. Stiamo parlando infatti del figlio di Michael Schumacher, campione del mondo di Formula 1, dove prossimamente si verificherà anche l’esordio di Mick. La pressione è già altissima, ma il fatto che il ragazzo sia riuscito ad approdare nella massima categoria è prova del suo innato talento. Essere figli d’arte conta poco in questi casi. Basti pensare che da piccolo Mick era solito utilizzare il cognome della madre quando correva sui kart, proprio per evitare confronti col padre o addirittura favoritismi e condizionamenti vari.
Dopo aver gareggiato nella classe KF3 dell’ADAC Kart Masters e nell’Euro Winter Cup della classe KF3, Mick arrivò terzo nel campionato tedesco Junior Kart. In seguito abbandonò anche il cognome della madre e iniziò a essere noto come “Mick Junior”, partecipando a tornei internazionali e nazionali Junior. Nel 2015 debuttò nella Formula 4 e nel 2017 nella Formula 3, per poi diventare campione europeo FIA l’anno successivo. Considerando che la Formula 3 aveva lanciato anche talenti come Lewis Hamilton, appare evidente che il figlio di Schumacher stia bruciando le tappe. Qualche mese fa Mick è diventato addirittura campione della Formula 2. Insomma, era evidente che il salto di qualità fosse dietro l’angolo. Ben presto il giovane calcherà i circuiti della Formula 1 proprio come il suo papà.
Il team Haas accompagnerà Mick sul palcoscenico principale del mondo dei motori. Siamo alla prova del 9 e indietro non si torna. Adesso il ragazzo dovrà dimostrare di meritarsi davvero la categoria, a prescindere dal cognome e dal suo passato. Gli addetti ai lavori vedono in lui una grande promessa: l’agonismo non gli manca e di esperienza ne è stata maturata, ma la Formula 1 è un’altra cosa. La sensibilità di guida andrà sicuramente migliorata e di conseguenza anche il feeling con i tecnici rappresenterà una sorpresa.
Se la vettura andrà forte, dovrà essere anche merito di Mick, chiaramente poco abituato a guidare macchine tanto potenti. Il sogno – neanche a dirlo – è quello di poter guidare un giorno proprio la Ferrari, che negli ultimi anni non ha vissuto certo di grandi sfarzi e onori. L’overview delle scommesse sulla Formula 1 inserirà presto il nome di Mick Schumacher tra i papabili vincitori del Mondiale. Chissà che alla fine non sia proprio il figlio di una leggenda come Michael Schumacher a riavviare il ciclo vincente del “cavallino rampante”.
Un primo approccio con la Ferrari c’è stato già ad Hockenheim, quando Mick ha condotto la F2004 con cui il padre aveva conquistato l’ultimo campionato di Formula 1. Anche durante il Gran Premio della Toscana il ragazzo ha guidato la stessa vettura. Il sogno di tutti i tifosi è di poterlo vedere ripercorrere proprio le orme del padre. Dopo l’incidente sulla neve che ha cambiato per sempre la vita di Michael Schumacher l’intero settore della Formula 1 ha continuato velatamente a covare il desiderio di poter risentire quel nome su una vera pista, anche solo per tributare il numero 1 della storia. Ebbene, quel giorno si sta avvicinando.