Il dirigente scolastico Domenico Aversano e il corpo docente del Liceo Scientifico Ettore Majorana di Latina hanno espresso il loro dolore e la loro vicinanza in una lettera pubblicata sul sito della scuola. La lettera, intitolata “Ciao Alexandra”, è un addio alla studentessa che, a soli 16 anni, è precipitata dal balcone della sua casa in via Don Luigi Sturzo, perdendo la vita. Di seguito il testo della lettera:
“Nella notte tra venerdì e sabato il Liceo Majorana ha perso un fiore. La giovane vita di Alexandra si è spezzata per sempre. Tutti noi ci stiamo chiedendo da giorni cosa sia sfuggito, cosa potevamo fare e non abbiamo fatto, cosa non abbiamo capito. Siamo stati giorni a discutere, ad interrogarci su cosa potevamo fare.
Quest’evento ha messo a dura prova tutti noi, ha scosso tutte le nostre certezze, ci ha fatto capire ancora una volta quanto sia complesso lavorare con i ragazzi. Il lavoro del docente è un lavoro che non si può paragonare a nessun altro. Esprimere un giudizio non equivale a misurare una distanza o una qualsiasi altra quantità . Abbiamo a che fare con persone a cui un giudizio negativo su una performance può significare un fallimento della persona stessa, dell’essere umano che quella performance ha espresso. Alexandra era una ragazza che aveva dei sogni, aspirava a fare la criminologa. Purtroppo, però, la sua vita è stata spezzata per sempre. I suoi sogni si sono infranti. Posso solo immaginare il dolore dei suoi genitori e del suo fratellino.
Vorrei fare un appello a tutti i nostri studenti: Parlate sempre delle cose che vi angosciano, parlate con i vostri genitori, parlate con i vostri professori, parlate con i vostri amici, venite da me, non tenetevi le cose dentro. E ricordatevi che non siete numeri, non siete un voto. Una verifica è andata male? Un anno mi hanno fermato? Va bene. Mi impegnerò di più e recupererò. Il voto è il risultato di una prestazione, non è un giudizio sulla persona. Siete tutti speciali e la vostra vita è troppo preziosa per buttarla via.
Vorrei fare un appello anche ai docenti: Ascoltiamoli i nostri studenti. Conosciamoli a fondo, lasciamo che ci confidino le loro ansie, i loro timori, i loro fallimenti e i loro successi. I ragazzi hanno bisogno di punti di riferimento, hanno bisogno di essere ascoltati, compresi e, qualche volta, anche redarguiti. Qualche volta possiamo anche fare a meno di correre, di inseguire i tempi previsti nella programmazione disciplinare, per cercare invece di ascoltare gli Esseri Umani che abbiamo di fronte.
A voi genitori vi chiedo di interloquire sempre con la scuola. Venite, discutiamo insieme e cerchiamo di lavorare per il bene di questi ragazzi che diventano ogni giorno più fragili. Ciao Alexandra.”
I funerali della ragazza saranno celebrati oggi alle 15 nella chiesa del Sacro Cuore.