Nelle prime ore della mattinata di ieri, 10 ottobre, gli agenti della Squadra Mobile di Latina, al termine di una complessa attività investigativa, che ha visto coinvolte nove persone di cui sei indagate in stato di libertà , hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di due fratelli, il 39enne C.L. ed il 31enne C.F. risultati essere stati tra il 2020 e il 2021, i gestori di una fiorente attività di spaccio nel territorio di Sabaudia e San Felice Circeo.
I due soggetti arrestati, avevano effettuato numerose cessioni di cocaina ad una una vasta e variegata platea di assuntori, svolgendo l’attività illecita con il massimo dell’accortezza e presso luoghi difficili da individuare dove veniva occultato lo stupefacente. Nonostante ciò nel corso dell’attività di indagine in quattro colti in flagranza, sono finiti in manette, e due soggetti sono stati deferiti in stato di libertà con il sequestro dello stupefacente, ben mezzo chilo circa di cocaina.
Dalle indagini è emerso anche il coinvolgimento di un appartenente alla Polizia di Stato. L’uomo era legato da un vincolo di amicizia con i due soggetti tratti in arresto oggi, il 39enne C. L., presso l’azienda del quale è stato accertato abbia lavorato nel periodo in cui era assente per malattia, e il 31enne C. F.. Con i due sembra abbia addirittura partecipato all’attività di spaccio al dettaglio.
Per l’agente indagato che prestava servizio presso un’altra Questura, è stata disposta l’applicazione della misura cautelare della sospensione dal servizio per la durata di 12 mesi. L’uomo avrebbe anche tentato anche di carpire notizie utili dagli agenti della Squadra Mobile impegnati nell’attività investigativa.
Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, sono state effettuate delle perquisizioni domiciliari a carico di altri due soggetti un 40enne italiano ed un 37enne tunisino. Anche loro risultano indagati del medesimo procedimento.