La t-shirt di Massimo Zenildo Zappino finisce negli uffici della Procura Federale, alla quale la società Latina Calcio ha presentato un esposto spedito per conoscenza anche alla Lega Pro e le Questure di Frosinone e Latina. Più che i documenti parlano le immagini, che immortalano la bravata del portiere italo brasiliano, il quale a fine partita, sfilata la maglia numero 1, sfoggia una messaggio di eloquente ostilità. Davanti la scritta che ricorda l’imminente fine del Daspo per un tifoso della curva canarina, dietro l’epiteto gratuito ed il riferimento ad una paternità incerta rivolta al tifoso nerazzurro. Ma il sostantivo pontino, oltre che indicare la città capoluogo, rappresenta l’intero territorio provinciale. Ben oltre lo sfottò, l’episodio rischiava di acuire seriamente la tensione a fine gara. Nulla di tutto questo fortunatamente. Ma è chiaro che uno striscione simile sugli spalti non lo avremmo ovviamente mai visto di questi tempi. Figuriamoci in campo, ad opera di un tesserato. Per giunta professionista.
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