Può la pietra viva pulsare come celasse un cuore? E cos’è quel calore che si diffonde nei vicoli, avviluppa tetti e vecchie piazze, trainando odori e sapori antichi, sensazioni antiche e forti che fanno di una comunità un popolo ….
Eccola Maenza, arrotolata attorno alla cima della collinetta che domina l’Amaseno con la stessa grazia – come ebbe a dire padre Angelo Walz, di una corona adagiata sulla testa di una regina. Una posizione geografica straordinaria, che è scenografia naturale della Passione di Cristo, coi vicoli di pietra, le salitellle, le piazze, gli scenari offerti dalla natura (gli orti degli ulivi, l’imponente castrum che fa da sfondo alla crocifissione). E’ unica nel suo genere, peraltro, la rappresentazione maentina: racconta le ultime dodici ore della vita di Gesù: dall’arresto al processo, dalla tortura alla crocifissione, morte e risurrezione.
E’ il coinvolgimento popolare a regalare unicità all’evento culturale: i trecentocinquanta figuranti (tutti rigorosamente locali) interpretano le scene fra la gente, mescolandosi fra le migliaia di persone che nell’occasione raggiungono il paese da ogni parte della Regione, diventando così essi stessi protagonisti emotivamente coinvolti nel dramma. Ci sono alcuni elementi inseriti nell’originale sceneggiatura scritta da Padre Fastella (scomparso il 3 settembre 2006) che non sembrano essere generati dalla Scrittura – spiega il presidente dell’Associazione Roberto Ciccateri.. Satana fa la sua apparizione durante la Passione in almeno due elementi chiave, ad esempio. Ovviamente i vangeli non tengono conto della sua presenza, Nel Giardino del Getsemani, Satana è visto come tentazione di Gesù circa l’inutilità della sua sofferenza; poi tornerà in scena con Giuda durante l’impiccagione.
Altra particolarità della Rappresentazione di Maenza la sua “teatralità”: non si tratta di una processione, non c’è cioè sfilata di attori per le vie del paese ma di un racconto per immagini che coinvolge le piazze principali, teatro dei momenti salienti delle fasi finali della vita di Cristo: Piazzale San Rocco (da dove parte la rappresentazione con l’ultima cena e l’orto degli ulivi); Piazza Santa Reparata (dove si svolge il tribunale di Hanna); Piazza della Portella (teatro del tribunale di Caifa); Piazza Lepri (dove si svolgono le scene finali dei tribunali di Pilato ed Erode e della Crocifissione).
Ma è nell’emozione che i singoli provano e trasmettono, l’unicità di un evento che cresce e migliora anno dopo anno grazie all’abnegazione dei maentini che riconoscono nella Passione una radice storica e culturale del proprio essere e della gente lepina.
Unico strappo alla regola della radice strettamente locale dei figuranti (caratteristica che contribuisce alla autenticità popolare dell’evento), la maestrìa indubbia del costumista Benito Trichei, uomo che ha scritto pagine importanti di storia del cinema, del teatro e della cultura italiana in questi anni.
La direzione artistica è di Riccardo Loccia.
IL PROGRAMMA
1 aprile 2012 DOMENICA DELLE PALME
Ore 16.00 – P.zzale S. Rocco
Partenza corteo degli apostoli con Gesù sull’ asinello.
Ore 16.30 – P.zza S.Reparata
Gesù entra tra una folla festante in Gerusalemme (benedizione delle palme)
Ore 17.30 – P.zza del Duomo
Gesù scaccia i mercanti dal Tempio, ed entra con il corteo in Chiesa per la S. Messa.
6 aprile 2012 VENERDÌ SANTO
0re 20,00 –Inizio P.zzale S.Rocco
Ultima Cena – Orto degli Ulivi – Cattura
Ore 21,00 – P.zza S. Reparata
incontro con il Sommo Sacerdote Hanna
Ore 21.30 – P.zza la Portella
Tribunale del Sommo Sacerdote Caifa
Ore 22,00 – P.zza F. Lepri
Pilato – fine di Giuda – Erode
Ore 23,00- Via Circonvallazione
Via Crucis
Ore 24,00- P.zza F.Lepri
Crocifissione e Morte di Gesù.
INFO – www.passionedicristo.eu