I ritorni difficilmente risultano felici.
Eppure Breda, l’uomo del gran rifiuto a giugno, non ha mai escluso l’ipotesi di una seconda avventura in nerazzurro, accollandosi tutti i rischi del caso. A partire chiaramente dalla consapevolezza, che quanto successo l’anno prima fosse un qualcosa più di unico che raro, fermo restando i meriti conseguiti sul campo. Dura la realtà , due sconfitte su due, che sommata all’ultima di Beretta, diventano tre consecutive. Il primo neo da addebitare alla squadra, è la mentalità sbagliata. Non basta avere curriculum altisonanti, senza l’abito e la fame da operaio. In serie B si deve correre più dell’avversario, altrimenti finisci per soccombere. Lo insegna il Carpi, dignitoso, ma sulla carta nettamente inferiore ai pontini, eppure primo su ogni pallone. Due almeno le ipotesi per cercare di uscire quanto prima dall’empasse. La prima è mettere mano alla rosa e scommettere su giocatori, che hanno avuto poco spazio, ma che hanno il mordente di mettersi alla prova per dimostrare il proprio valore. Il secondo è rivedere il modulo. Con il 3-5-2 in porta si arriva poco o niente. Nella testa di Breda c’è anche un 4-3-1-2, con Pettinari suggeritore alle spalle delle due punte. E’ iniziata un’altra settimana delicata, con il Brescia all’orizzonte. Brescia che non sta certo meglio del Latina. Lo scorso anno contro i lombardi arrivò la prima vittoria in B, che cambiò il corso del campionato. Dalla lotta salvezza alla lotta promozione. Che almeno questa volta, i ricorsi storici possano essere d’aiuto. Lazio Tv