Si tratta del 67enne Carlo Iannotta
Carlo Iannnotta, un noto commerciante di Terracina di 67 anni ha minacciato di darsi fuoco questa mattina dopo che un Ufficiale Giudiziario aveva bussato alla porta del suo appartamento al secondo piano di uno stabile di Via Tripoli, per dare esecuzione ad un provvedimento di sfratto. L’uomo, consapevole che oggi scadevano i termini per lasciare l’appartamento, si è fatto trovare con un cappio al collo legato alla ringhiera del balcone con 14 bottiglie incendiarie innescate, un accendino e una tanica di benzina con parte del liquido versato sul pavimento nei pressi dell’ingresso. L’uomo, che vive con la moglie ed una figlia disabile, aveva annunciato l’insano gesto con un megafono e gettando dal balcone dei volantini nei quali spiegava la situazione. Il commerciante ha chiesto più volte di rimandare lo sfratto a fine settembre in quanto sarebbe estremamente difficile trovare un appartamento in piena stagione estiva. Al rifiuto del Giudice, ha rotto gli indugi creando panico e soprattutto pericolo. Vigili del Fuoco e un’ambulanza del 118 si sono subito portati sul posto unitamente al personale del locale Commissariato di Polizia di Stato agli ordini del Vice questore Bernardino Ponzo. La mediazione per far desistere l’uomo dal mettere in pratica le proprie intenzioni, è durata circa 4 ore. Il prezioso lavoro degli ispettori anticrimine Lanzuisi e Di Girolamo è stato decisivo. Sono saliti sul balcone adiacente cercando di convincere l’uomo a desistere. Poi, con l’intervento altrettanto decisivo del suo legale, l’avvocato Fornari, è stata ripristinata la normalità . Il commerciante ha abbandonato ogni propositivo dopo che lo stesso avvocato gli ha dato assicurazioni che l’esecuzione di sfratto è stata rimandata al 30 settembre prossimo. A quanto pare si era al terzo provvedimento. Lazio Tv