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Scoperta casa di riposo lager in provincia di Latina, anziani maltrattati e insultati. 3 arresti

Redazione by Redazione
22 Dicembre 2020
in Provincia
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Scoperta casa di riposo lager in provincia di Latina, anziani maltrattati e insultati. 3 arresti
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I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Latina, dott. Giuseppe Cairo, nei confronti di tre soggetti ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di maltrattamenti, minacce e somministrazione abusiva di farmaci ai danni di anziani ospiti della casa di riposo a Terracina.

L’operazione di polizia, denominata “Ade”, trae origine da un’attività ispettiva fiscale e in materia di lavoro sommerso condotta dai finanzieri della Compagnia di Terracina, nei confronti di una casa di riposo (costituita solo apparentemente nella forma giuridica di Onlus), che ha permesso non solo di accertare l’impiego di cinque lavoratori in nero, tra cui due clandestini, ma anche di portare alla luce allarmanti episodi di maltrattamento, fisico e psicologico, ai danni degli anziani ospiti della struttura residenziale.

L’attività investigativa delle Fiamme gialle pontine ha consentito di acquisire prove evidenti sulla responsabilità di tre persone – tra cui il reale gestore della struttura socio-assistenziale Raffaele Monacelli e una delle operatrici socio-sanitaria -, ritenute a vario titolo responsabili, tra gli altri, dei reati di violenza privata e maltrattamenti, aggravati dalla circostanza dell’aver commesso il fatto in danno di persone ricoverate presso strutture sociosanitarie, documentando inequivocabilmente l’utilizzo di metodi di vessazione fisica e psicologica, nei confronti degli anziani, costretti a vivere in uno stato di costante soggezione e paura, oltre che di disagio psico-fisico.

Un vero e proprio regime di vita vessatorio, mortificante e insostenibile, fatto di continue ingiurie e minacce, nonché di violenze fisiche e verbali, con offese ed insulti . In taluni casi, al fine di tacitare i degenti della struttura residenziale – per i quali le famiglie d’origine pagavano in media una retta mensile variabile dai 1.000 ai 1.500 euro – venivano somministrati farmaci agli anziani in modo superficiale e talvolta anche con l’uso della forza.

In altre circostanze, al fine di far cessare le lamentele degli anziani ospiti, i medesimi venivano minacciati di subire punture di farmaci non meglio precisati, oppure di essere esposti alle intemperie esterne. In diversi casi, inoltre, non venivano prese in considerazione neanche le richieste di soddisfacimento di bisogni primari ed essenziali, quali l’alimentazione, la necessità di essere lavati o andare in bagno, oppure di parlare al telefono con i propri familiari.

A tutto ciò si aggiunga che venivano assolutamente ignorate tutte le prescrizioni imposte dall’attuale emergenza sanitaria per la prevenzione del contagio da Covid-19, in quanto nessun dipendente della struttura indossava D.P.I. nell’approcciarsi agli anziani e fragili ospiti, in spregio alle cautele ed agli obblighi imposti dall’attuale quadro pandemico nazionale.

Alla luce del grave quadro indiziario il Gip del Tribunale di Latina Cario, oltre a emettere le richiamate misure cautelari personali, ha disposto il sequestro dell’intera struttura, con ricollocamento degli attuali ospiti presso altre strutture idonee, di concerto con il Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Latina.

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