L’ordigno bellico rinvenuto in porto Salvo a Gaeta, che aveva costretto ad una ordinanza di interdizione alla navigazione in un vasto specchi d’acqua è stato recuperato dai palombari del Nucleo sminamento della Marina Militare di Comsubin, e fatto brillare in acque sicure. Le operazioni sono iniziate alle sette circa quando il traffico veicolare e pedonale è stato bloccato in via Lungomare Caboto. Interdetta anche la navigazione e la pesca in un raggio di un miglio dal luogo della operazioni. I palombari, coadiuvati da uomini e mezzi della capitaneria di Porto di Gaeta, hanno recuperato la bomba, una mina antinave modello Cr carica di 125 chili di esplosivo, sollevandola dal fondale a circa sei metri e trasportata a quattro miglia da Punta dello Stendardo, al di fuori del porto, e fatta detonare, alle 9.27, ad una profondità di circa 90 metri.
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