Si sono conclusi oggi, con largo anticipo sul programma, i lavori di demolizione del pontile della centrale nucleare di Latina, avviati lo scorso 17 agosto nell’ambito delle attivita’ di decommissioning dell’impianto.
“Un risultato significativo raggiunto grazie all’impegno di tutti i tecnici che in queste settimane hanno lavorato con il cantiere aperto 24 ore su 24 – spiega la Sogin in una nota -. I lavori hanno riguardato prima la rimozione delle travi e successivamente il taglio dei pilastri del pontile, una struttura in cemento armato, lunga 750 metri, costruita nei primi anni sessanta”.
Questa attivita’, prevista dal programma di decommissioning dell’impianto, ha interessato solo le infrastrutture al di sopra della superficie del mare e non le due condotte che passano sotto il pontile e poggiano sul fondale. Di queste, una restera’ in funzione per il prelievo di acqua e sara’ demolita al termine delle operazioni di decommissioning.
Sogin si dice disponibile “a valutare la messa a disposizione della seconda condotta al Comune di Latina, che permetterebbe di scaricare al largo le acque del depuratore in costruzione, consentendo di migliorare sensibilmente la qualita’ delle acque del litorale pontino”.
“Questo lavoro – sottolinea Giuseppe Nucci, amministratore delegato di Sogin – e’ avvenuto in accordo con le autorita’ competenti. Le tecnologie impiegate hanno permesso di svolgere i lavori senza disperdere in mare e nell’ambiente nessun frammento della struttura. Questo lavoro contribuisce ad offrire al litorale pontino un mare piu’ pulito e restituisce alla cittadinanza l’utilizzo della costa e del tratto di mare antistante la centrale, confermando l’attenzione di Sogin per l’ambiente”.
“Le prossime operazioni di bonifica della centrale – aggiunge Nucci – riguarderanno lo smantellamento dell’edificio turbina. A Latina completeremo nel 2021 le attivita’ di smantellamento di tutte le infrastrutture, che riguarderanno anche l’abbassamento di 20 metri dell’edificio reattore portandolo dai 50 attuali a 30
metri”.
“Oggi sono circa 60 i dipendenti Sogin di Latina, ai quali se ne aggiungono circa 40 delle aziende esterne. Nei prossimi anni – conclude l’amministratore delegato -, con l’incremento delle attivita’ di smantellamento nei cantieri arriveremo a contare
oltre 300 persone. L’importo complessivo dei lavori di decommissioning della centrale di Latina ammontera’ a circa 700 milioni di euro, comprensivi dei costi di conferimento dei rifiuti radioattivi al futuro Deposito Nazionale”.
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