L’assessore Giuseppe Di Rubbo interviene sulla vicenda relativa alla disponibilità di loculi nel cimitero urbano di Latina: “Vista la delicatezza della questione, ritengo doveroso formulare le seguenti precisazioni :
1) nessuna emergenza loculi esiste: lo scorso mese di settembre abbiamo comunicato la disponibilità di 250 loculi, di questi, in base a quanto prevede la convenzione con il gestore, ne sono stati assegnati i primi 100 al gestore, dei quali ne sono rimasti liberi 18. In totale, quindi, ad oggi vi è la disponibilità immediata di 168 loculi, disponibilità ampiamente sufficiente a garantire la regolare sepoltura delle salme per circa otto mesi, in attesa della prossima realizzazione dei lavori di ampliamento del cimitero e della definizione della convenzione che regola i rapporti tra Comune e gestore privato;
2) la proposta di delibera di ampliamento del cimitero è stata sin da subito oggetto di approfondimento da parte del Segretario generale, che ha evidenziato, oltre alla competenza del Consiglio comunale, una serie di criticità legate alla convenzione e alla gestione del cimitero stesso;
3) alla luce di ciò si è costituito un gruppo di lavoro tra dirigenti competenti e inclusa l’avvocatura e il Segretario generale. Obiettivo del gruppo è verificare e superare gli elementi discutibili e critici della Convenzione con il privato, proponendo modifiche della stessa e del regolamento cimiteriale;
4) completato il lavoro e sulla base delle proposte tecniche e dei conseguenti effetti, si procederà ad un confronto con il privato per superare le criticità evidenziate e per migliorare la gestione del cimitero stesso.
Sin dal suo insediamento, è stata ed è intenzione dell’amministrazione affrontare senza preclusione alcuna le problematiche formali e sostanziali legate alla gestione del cimitero, guardando esclusivamente agli interessi dell’amministrazione e dei cittadini tutti.
Ritengo, infine, che non è mai opportuno, anche in campagna elettorale, speculare e strumentalizzare su problematiche così importanti, direttamente legate ai servizi offerti ai cittadini. E’ cinico e sleale speculare su materie come questa, che si rivolge ai cittadini in un momento di sofferenza e di disperazione.
Sarà interessante, invece, sapere, nei tempi e modi dovuti, chi e perché crea allarmismi”.