Nei giorni scorsi, un uomo di 46 anni è stato ritrovato ferito alla testa da un probabile colpo di pistola. Da quanto si apprende l’episodio, inizialmente etichettato come una semplice caduta in scooter, avrebbe rivelato la natura di agguato solo in un secondo momento, gettando ombre su possibili regolamenti di conti.
La prima versione dei fatti era quella di un banale incidente stradale. Il 46enne era stato soccorso e trasportato in ospedale con una ferita al capo, ma la sua presunta reticenza nel fornire dettagli sul sinistro aveva già acceso una prima scintilla di sospetto. La svolta sarebbe arrivata con una TAC d’urgenza, che avrebbe squarciato il velo di mistero: infatti nel cranio dell’uomo sarebbe stato rinvenuto un frammento di proiettile. Quella che sembrava una caduta accidentale si è trasformata così in un possibile tentato omicidio, spingendo le autorità ad avviare immediatamente un’indagine approfondita.
Il caso si sarebbe fatto ancora più intricato quando l’uomo, inspiegabilmente, avrebbe lasciato l’ospedale prima di poter essere interrogato a fondo dagli inquirenti. Questa fuga prematura avrebbe alimentato ulteriori dubbi, complicando le ricerche. Tuttavia, dopo alcuni giorni, il 46enne sarebbe stato rintracciato durante un controllo di routine. A quel punto, gli investigatori hanno iniziato a scavare nel suo passato e nelle sue frequentazioni.
L’agguato sarebbe avvenuto in Viale Bruxelles, nel quartiere Europa. Sebbene le prime congetture parlassero di una caduta accidentale, l’ipotesi più plausibile ora è che il presunto colpo di pistola sia stato esploso prima che l’uomo perdesse il controllo dello scooter. Fortunatamente, il casco indossato dalla vittima avrebbe attutito in parte l’impatto del proiettile, scongiurando conseguenze probabilmente fatali.