Sarà nominato a giorni il liquidatore della Tacconi Sud di Latina, per definire la situazione economica dell’azienda tessile ed avviare un percorso condiviso di garanzia. E’ quanto emerso dall’incontro di ieri mattina in Prefettura alla presenza di una delegazione delle lavoratrici, il dottor Sarchi in rappresentanza della Tacconi e il dottor Colombo della Vira, l’azienda che potrebbe acquisire alcuni materiali della Tacconi e assorbire alcune operaie. «Abbiamo chiesto prima di tutto lumi – spiega Roberto Cecere della Femca Cisl – su come l’imprenditore intende procedere in questa vertenza. Non si possono – afferma – firmare accordi per gli ammortizzatori sociali e pensare che sia finita qui. Le lavoratrici continueranno l’assemblea permanente fino a quando non vedranno il pagamento delle ultime tre mensilità, della tredicesima, con tutte le garanzie sul Tfr. Sembra inoltre, che l’azienda voglia mettere in vendita il magazzino e i materiali per pagare i debiti e gli arretrati. Ma da lì – continua Cecere – non uscirà nulla senza pagamenti diretti e garantiti». «Riteniamo sia prioritario inoltre – spiega Walter Cassoni della Ficltem Cgil – l’invio da parte della Tacconi entro il 25 febbraio, della documentazione relativa ai dati delle singole lavoratrici coinvolte nella cassa integrazione per cessazione di attività, al fine di rendere esigibili i pagamenti. Purtroppo – aggiunge Cassoni – la Vira sembra aver cambiato idea all’ultimo momento, infastidita dalla non volontà di comprendere come l’eventuale acquisizione di beni, di proprietà della Tacconi, rappresenterebbe una possibilità per le lavoratrici di rientrare nelle spettanze accumulate e non riconosciute dalla stessa Tacconi, attraverso una forma di compensazione economica parziale».
Anna Maria De Blasio dal Corriere Pontino del 15 febbraio 2011