Si è concluso con una condanna a quattro anni di reclusione il processo a carico di Ferdinando Ciarelli per alcuni episodi di usura ed estorsione ai danni di un pensionato di Cisterna commessi insieme a Paolo Celani, deceduto in seguito ad una setticemia dopo essere stato ferito nel corso di un attentato. I due erano stati arrestati il 25 maggio dello scorso anno dagli uomini della Squadra mobile di Latina a conclusione di un’indagine dalla quale era emerso che un pensionato, avendo bisogno di 2mila euro, si era rivolto a Celani il quale gli avrebbe prestato i soldi, salvo poi richiederli e suggerendo di rivolgersi per ulteriori somme a Ferdinando Ciarelli. Quest’ultimo avrebbe effettivamente prestato 5mila euro per poi pretendere in restituzione anche 900 euro ogni 15 giorni come interessi. All’iniziale accusa di usura si era aggiunta quella di estorsione su richiesta del sostituto procuratore Raffaella Falcione che aveva ottenuto un’integrazione del capo di imputazione mentre l’associazione antiusura “Wanda Vecchi” era stata ammessa come parte civile con l’avvocato Luigi Pescuma. Ieri pomeriggio l’ultima udienza davanti al Tribunale (presidente Aielli, giudici a latere Valentini e Mattioli) al quale il pubblico ministero Giuseppe Miliano ha chiesto una condanna a otto anni di reclusione a fronte di una richiesta degli avvocati della difesa, Gaetano Marino e Oreste Palmieri, di assoluzione per non aver commesso il fatto. A conclusione della camera di consiglio il Tribunale ha condannato Ferdinando Ciarelli a quattro anni di reclusione riconoscendolo responsabile soltanto del reato di usura mentre lo ha assolto da quello di estorsione.
Tragedia stradale sulla Litoranea a Sabaudia: muore un giovane di 15 anni
Un grave incidente stradale si è verificato nel primo pomeriggio di oggi lungo la Litoranea a Sabaudia, nei pressi dell’incrocio...