Una settimana ancora, poi i riscontri sui tabulati telefonici disposti dagli investigatori della Squadra mobile potranno fornire gli ultimi preziosi dettagli per chiudere definitivamente il cerchio intorno all’omicidio di Matteo Vaccaro e alla spedizione punitiva che doveva vendicare un affronto. Sei i ragazzi attualmente in carcere per concorso in omicidio, individuati nelle ore immediatamente successive all’agguato del Parco Europa. Ma all’appello potrebbe mancare qualcuno. Lo ha ripetuto Alberto Vaccaro, il fratello della vittima, che nella notte del 31 gennaio ha ricostruito l’episodio davanti agli investigatori della Squadra mobile, parlando di un gruppo formato da sette persone, che ha raggiunto il luogo concordato per l’appuntamento a bordo di due macchine diverse. Lo ha ribadito, nella prima ricostruzione, anche una testimone, la prima a lanciare l’allarme al 113. I dubbi sulla presenza di un settimo uomo nel parco teatro dell’omicidio di Matteo non sono stati ancora del tutto fugati. Gli arrestati, Paolo Peruzzi, Alex Marroni, Francesco D’Antonio, Fabrizio Roma, Gianfranco Toselli e Matteo Ciaravino, nel corso del primo interrogatorio in Questura, senza contraddirsi, hanno ricostruito a caldo la vicenda senza mai riferirsi a una settima persona. Ma questa ipotesi non è stata del tutto esclusa dagli investigatori che hanno disposto ulteriori verifiche sui tabulati delle utenze telefoniche dei sei indagati. L’obiettivo è ricostruire le ore precedenti all’incontro al Parco Europa, le persone contattate, gli accordi presi al telefono.
Laura Pesino dal Corriere Pontino del 13 febbraio 2011