Sono tornate in questura, convocate dagli investigatori della Squadra mobile di Latina, per ricostruire ancora il quadro del litigio scatenato la sera di sabato 29 gennaio al ristorante Pietra Nuda di via Lago Ascianghi.
In Questura sono tornate ieri la mamma e la sorella di Matteo Vaccaro, ucciso con un colpo di pistola la notte del 31 gennaio. Le due donne, insieme al padre di Matteo, Valentino Vaccaro, sono state convocate per chiarire alcuni dettagli preziosi relativi a quella sera di sabato e a una lite assurda, scatenata per un banale motivo da Francesco De Masi, nel ristorante della famiglia. L’obiettivo degli investigatori, che indagano ancora per chiudere il cerchio intorno ai protagonisti della lite, è quello di ripercorrere le tappe di una lunga nottata, quella del 29 gennaio, il diverbio, gli insulti e poi lo scontro fisico tra Vaccaro e De Masi. Fino alle ore successive, alla serata di lunedì in particolare, quando, nelle ore prima dell’omicidio al Parco Europa, la lite diventa un “caso” da portare all’attenzione di un mediatore, Renato Pugliese, in casa del quale i fratelli Vaccaro incontrano non solo De Masi ma anche Francesco D’Antonio, poi finito in manette per concorso in omicidio. La Questura vuole ora chiarire tutti i ruoli dei protagonisti della vicenda, i testimoni, i dettagli della lite sfociata, sabato sera, in un’aggressioen fisica a De Masi che il gruppo rivale non ha perdonato a Matteo Vaccaro. Nei prossimi giorni altri testimoni compariranno sfileranno ancora in Questura per fornire dettagli utili a chiudere definitivamente un quadro investigativo che, dopo gli arresti dei sei giovanissimi, ora punta con ogni probabilità ad individuare eventuali ruoli marginali di altre persone, ragazzi, amici dei due
Laura Pesino dal Corriere Pontino del 9 febbraio