Un caso chiuso dal punto di vista investigativo quello dell’omicidio di Matteo Vaccaro, ma che si sposta ora sul fronte giudiziario, aspettando le strategie difensive dei sei ragazzi arrestati e chiamati a rispondere in concorso della morte del 29enne.
Ma c’è ancora un elemento che potrebbe aprire ulteriori scenari. Le analisi sull’arma del delitto, una Bernardeli calibro 765, sono infatti ancora in corso. Da quella pistola, la notte del 31 gennaio, sono partiti tre colpi per mano di Alex Marroni, uno dei quali ha raggiunto Matteo Vaccaro al torace, all’altezza del cuore. Ma l’obiettivo delle ulteriori analisi disposte dagli investigatori sull’arma è quello di verificare se la pistola avesse già sparato in precedenza. E quindi se il gruppo aveva già usato l’arma nei giorni precedenti. Altro nodo da sciogliere resta quello dell’origine dell’arma. Le analisi più approfondite riguardano infatti la matricola abrasa, la cui precisa identificazione consentirebbe di chiarire le modalità attraverso le quali il gruppo era riuscito a reperire la pistola. Certo è che la Bernardelli 765 veniva custodita proprio da chi, quella sera, ha premuto il grilletto uccidendo Vaccaro. Alex Marroni, uno dei pochi incensurati dei sei giovani finiti in manette la stessa notte di lunedì, l’aveva ricevuta solo qualche giorno prima da Francesco D’Antonio, completa anche di munizioni. E sempre da D’Antonio aveva ricevuto, la sera di lunedì, l’ordine di caricare l’arma con tre o quattro proiettili. Marroni stesso, fermato e condotto in Questura la notte del 31 gennaio, ha raccontato di aver esploso un primo colpo, poi un secondo, diretto a Matteo Vaccaro, incalzato dalle incitazioni dei suoi amici. Intanto la difesa di Alex Marroni, rappresentata dall’avvocato Gaetano Marino, sta valutando la possibilità di ricorrere al tribunale del Riesame. Si punta a dimostrare che il colpo fatale è stato esploso solo dopo quello partito dalla pistola scacciacani che la vittima aveva nascosto sotto il giubbotto.
Laura Pesino dal Corriere Pontino del 8 febbraio 2011