Costantino Di Silvio, che lunedì mattina dovrà comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare per il rito abbreviato, ha chiesto al suo legale che il processo si svolga alla presenza del pubblico. Un’istanza che l’avvocato Carlo Alberto Melegari depositerà proprio lunedì chiedendo che, nonostante il rito abbreviato solitamente si tenga a porte chiuse, il pubblico, quindi anche i familiari dell’imputato, possano assistere all’udienza. Il giudice potrebbe decidere di non accogliere la richiesta nel caso in cui ritenesse che sia messo a rischio l’ordine pubblico visto che ci sono addirittura situazione nelle quali l’udienza è interdetta anche ai legali delle altre cause in programma quel giorno. L’altro imputato per l’uccisione di Buonamano, Romolo Di Silvio, ha invece chiesto di essere giudicato con il rito ordinario e nella stessa udienza di lunedì il gup dovrà decidere se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore Marco Giancristofaro e quindi mandarlo davanti alla Corte di assise di Latina. Secondo la ricostruzione dell’accusa sarebbe stato Romolo a sparare a Buonamano la sera del 26 gennaio in via Monte Lupone e non Costantino come ipotizzato invece in un primo momento. Gli investigatori hanno utilizzato strumenti e tecniche di indagine anche molto sofisticate soprattutto per rilevare i movimenti delle persone indagate. Per entrambi i Di Silvio, zio e nipote, l’accusa è quella di omicidio volontario aggravato dalla particolare crudeltà visto che la vittima è stata colpita prima con tre colpi colpendo Buonamano con tre colpi di pistola e poi trascinata a terra con l’autovettura. Un delitto di particolare efferatezza che si inserisce nella guerra tra gruppi criminali esplosa a gennaio dello scorso anno.
Elena Ganelli dal Corriere Pontino del 19 febbraio 2011