Sulla sostanza tossica trovata nella falda.
Sono in corso nuovi accertamenti sulle falde acquifere sottostanti la centrale nucleare di Borgo Sabotino, dopo che sono state ritrovate tracce di una sostanza cancerogena, il cloruro di vinile. La scoperta, della Sogin, società incaricata della dismissione del sito, risale agli ultimi mesi del 2013 e già a dicembre sono stati effettuati i primi prelievi delle acque per le analisi. Secondo i primi riscontri, la sostanza tossica, sarebbe presente nella zona da decenni. Una contaminazione, emersa sulle falde superficiali e di cui sono stati informati oltre al Comune di Latina, anche la Regione Lazio, la Provincia, l’Arpa e la prefettura. Nel corso dell’ultima riunione della conferenza dei servizi, convocata dal Comune, è stato deciso di allargare le verifiche anche all’esterno dell’area della centrale nucleare. Informata anche la società Terna che gestisce l’elettrodotto. Bisogna stabilire quale sia l’origine dell’inquinamento. Lazio Tv