Attimi di terrore e un sospiro di sollievo hanno animato Piazza Santa Maria Goretti, nel cuore di Latina, venerdì pomeriggio. Una bambina, intenta a giocare spensieratamente con i fratelli sotto lo sguardo del padre, ha improvvisamente ingerito un forasacco, ritrovandosi in una drammatica lotta contro il soffocamento. Il panico ha paralizzato il genitore, incapace di intervenire in quei cruciali istanti.
La tragedia è stata sventata grazie alla prontezza di spirito e alla competenza di un passante, un vero e proprio angelo custode anonimo. L’uomo, dimostrando una lucidità esemplare, ha immediatamente praticato sulla piccola la manovra di Heimlich, una tecnica salvavita fondamentale per liberare le vie aeree ostruite.
Con gesti rapidi e precisi, l’eroe di giornata ha eseguito le compressioni addominali che hanno permesso alla bambina di tossire violentemente e di espellere il pericoloso filo d’erba conficcato in gola, restituendole la capacità di respirare. Come sottolineato dai soccorritori, in situazioni di ostruzione completa delle vie aeree, l’intervento di terzi con manovre specifiche è spesso l’unica possibilità di salvezza, poiché la persona colpita non è più in grado di aiutarsi autonomamente.
A rendere pubblica la vicenda è stata una volontaria della Croce Rossa attraverso un post su un gruppo Facebook. Nel suo racconto, la volontaria ha espresso la sua ammirazione per il gesto eroico: “Complimenti ad un signore, che ha appena salvato una piccola bambina, che stava soffocando, con le manovre di disostruzione pediatrica, davanti la chiesa di Santa Maria Goretti a Latina. La sua tempestività e fermezza hanno salvato la piccola, che aveva ingerito un filo di erba. Sono poi intervenuti i sanitari dell’ambulanza.. Ma bravissimo lui”.
Dopo il provvidenziale intervento dell’uomo, la cui identità rimane avvolta nel mistero, sul posto è intervenuto il personale sanitario del 118. I soccorritori hanno potuto constatare con sollievo che la bambina era ormai fuori pericolo e respirava regolarmente. L’eroe silenzioso, compiuto il suo nobile gesto, si è allontanato discretamente, senza rivelare la propria identità, lasciando dietro di sé la gratitudine di una famiglia