Il sospetto, più che fondato, c’era. Adesso a rilanciare l’ipotesi che le strisce blu, che hanno invaso tutta l’area all’interno della prima circonvallazione, siano illegittime ci si sono messe anche “Le Iene”. In un servizio andato in onda nella puntata di giovedì sera la popolare trasmissione di Italia 1 ha denunciato l’illegittimità delle strisce blu disegnate sulla carreggiata e non all’esterno come previsto invece dalla legge, vale a dire l’articolo 7, comma 6 del Codice della Strada. La norma in questione stabilisce infatti che “le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”. «Anche in alcune zone di Latina – spiega il gruppo Idee in Comune – non viene rispettata la normativa che prevede che le strisce blu non debbano comparire in immediata prossimità di quelle pedonali; mentre moltissimi parcheggi a pagamento non rispettano la distanza limite dagli incroci stradali, sancita dal codice della strada, in ben otto metri ». Una contestazione che in molti avevano fatto quando l’amministrazione aveva deciso di introdurre i parcheggi a pagamento nell’intero centro storico. La cooperativa Urbania, che ha in gestione tutti i parcometri del capoluogo pontino, era quindi entrata in azione tinteggiando di blu ogni possibile spazio a disposizione, comprese le corsie di solito destinate a chi deve svoltare a destra arrivando fino agli angoli degli incroci, dove spesso la presenza di un’auto rappresenta un rischio a causa della ridotta visibilità e, in alcuni casi paradossali, occupando anche gli spazi destinati alle fermate dei bus. “Idee in Comune” del Consiglio Comunale dei Giovani ha richiesto all’amministrazione comunale, nella persona della subcommissaria Laura Lega, che il Comune prenda finalmente provvedimenti a riguardo, sollecitando in particolare l’adeguamento di tutto il centro storico alle norme stradali vigenti. Il subcommissario Lega ha confermato la volontà di provvedere alla verifica di eventuali irregolarità.«Riteniamo, inoltre – spiegano i giovani – che per disincentivare l’utilizzo di un proprio mezzo, l’unica strada sia quella dell’educazione ad una coscienza critica; nel contempo, l’amministrazione deve rendere la città più a misura d’uomo, quindi aumentare il numero di piste ciclabili (quale città è più pianeggiante della nostra?) e potenziare i servizi di bus e di navette». In attesa che siano ripristinate le regole, quelle del Codice della strada che sembrano essere valide ovunque tranne che a Latina.
Elena Ganelli dal Corriere Pontino del 26 febbraio 2011