Operazione della Digos su richiesta della DDA di Roma.
E’ stata la denuncia di alcuni imprenditori pontini, contattati dalla banda affinché in cambio di una somma tra i 500 e i 2000 euro si prestassero a chiedere manodopera straniera, a far scattare l’inchiesta che ha portato ad otto arresti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso ideologico. Un giro di affari tra i 2 e i 3 milioni di euro l’anno attraverso un metodo collaudato negli anni: Gli indagati si mettevano in contatto con gli stranieri direttamente in patria e, dietro il versamento di 6/8 mila euro falsificavano i documento necessario ad ottenere il visto. Gli agenti della Digos di Latina hanno eseguito le ordinanze nei confronti di: Nasser Kharid, pakistano di 35 anni, titolare di un internet point ad Anzio, noto come lo “Sceicco” e considerato dagli investigatori la mente del gruppo; Dino e Fabio Nardoni, 45 e 35 anni e Massimo Antonetti, 46 anni, di Terracina. Ai domiciliari sono finiti Alessandro Fava di Pontinia e Roberto Pietroncini, di Fondi arrestato esattamente un anno prima per fatti analoghi e altri due stranieri. Lazio Tv