Alla fine hanno scelto il rito abbreviato i tre esponenti della famiglia Ciarelli chiamati a rispondere di un ennesimo episodio di usura ed estorsione. Carmine (gravemente ferito nell’agguato al Pantanaccio nel gennaio dello scorso anno), il fratello Ferdinando ed il figlio Pasquale sono comparsi ieri mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Guido Marcelli per rispondere di alcuni episodi che risalgono al 2005. A denunciarli era stata una donna del capoluogo pontino alla quale i tre avevano chiesto 3mila euro minacciandola ripetutamente se non avesse pagato. Ieri mattina il loro legale, l’avvocato Alessia Vita, ha chiesto che i tre imputati vengano giudicati con il rito abbreviato, istanza accolta dal giudice per l’udienza preliminare. Il processo è stato quindi rinviato al 6 aprile prossimo per la discussione e la sentenza.
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