Sono stati condannati entrambi per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti Antonietta De Rosa, 38 anni e il marito Roberto Guarnacci, 45 anni. I due erano stati arrestati il 16 novembre dello scorso anno in seguito ad una perquisizione effettuata dai carabinieri del capoluogo pontino nella loro abitazione di via Copenaghen, perquisizione scattata alla luce di uno strano via vai di gente che aveva insospettito gli investigatori. I controlli all’interno del lussuoso appartamento, dotato tra l’altro di una videocamera, aveva confermato tali sospetti e portato al sequestro di 115 grammi di cocaina purissima e 750 euro in contanti nascosti all’interno di una cassaforte a muro. Per Antonietta De Rosa, che aveva tentato di nascondere sotto la lunga gonna un involucro contenente altra droga, e per il marito erano quindi scattate le manette. Ieri mattina i due sono comparsi davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Costantino De Robbio ed hanno chiesto entrambi di poter essere giudicati con riti alternativi. La difesa di Antonietta De Rosa, affidata all’avvocato Oreste Palmieri, ha chiesto infatti il patteggiamento della pena, richiesta che ha raccolto il consenso del pubblico ministero Olimpia Monaco: a conclusione della camera di consiglio la donna è stata condannata ad un anno e nove mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Sorte diversa invece per Roberto Guarnacci, difeso dall’avvocato Maurizio Magrin che ha invece optato per il rito abbreviato: a fronte di una richiesta di quattro anni di reclusione avanzata dal rappresentante dell’accusa, il giudice per l’udienza preliminare ha emesso una condanna a tre anni di reclusione.
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Elena Ganelli dal Corriere Pontino del 1 marzo 2011