Una cittadina di Latina ci ha segnalato un nuovo tentativo di truffa telefonica avvenuto oggi e che coinvolge falsi appartenenti alle forze dell’ordine. I malviventi, con tono autoritario e ben organizzati, hanno contattato telefonicamente una famiglia fingendosi carabinieri e mettendo in atto un ingegnoso raggiro, volto probabilmente a derubare l’abitazione mentre gli occupanti erano assenti.
Secondo la testimonianza ricevuta, la telefonata sarebbe arrivata intorno alle 12,45 sia sul telefono fisso che sul cellulare. Gli interlocutori, presentatisi come membri dell’Arma dei Carabinieri, hanno affermato che c’era stato un tentativo di furto e che l’auto intestata al padre della segnalante era coinvolta. Invitavano quindi con urgenza a recarsi presso il comando dei Carabinieri in Largo Caduti di Nassirya, per chiarire la situazione.
Durante il tragitto verso la caserma, i truffatori hanno tenuto attivi entrambi i numeri di telefono della famiglia, impedendo così ogni possibilità di contattare altre persone o le vere forze dell’ordine. Un chiaro stratagemma per isolare le vittime e, presumibilmente, assicurarsi che l’abitazione fosse libera per agire indisturbati.
«Durante la chiamata – racconta la cittadina – ci hanno chiesto quante persone si trovassero in casa, evidentemente per accertarsi che fosse vuota. Arrivati alla caserma, ci hanno detto che il comandante aveva trasmesso tutto all’ACI, quindi la nostra presenza non era più necessaria. A quel punto ho deciso di entrare comunque per avere spiegazioni».
Una scelta provvidenziale, dato che all’interno della caserma si è presentata un’altra persona vittima della medesima truffa, con identico modus operandi: telefonata da presunti carabinieri, accusa di coinvolgimento in un furto, richiesta di presentarsi in caserma e telefoni occupati per tutta la durata.
Questo episodio evidenzia ancora una volta la crescente sofisticazione delle truffe telefoniche e la necessità di mantenere alta l’attenzione, soprattutto tra le fasce più vulnerabili della popolazione.
Come difendersi da questo tipo di truffe
Le forze dell’ordine non contattano mai telefonicamente i cittadini per chiedere di recarsi in caserma senza un motivo preciso e documentato. Inoltre, non tengono impegnate le linee telefoniche e non chiedono dettagli personali sulla composizione del nucleo familiare.
In caso di dubbi:
Riagganciare e contattare direttamente la caserma o il 112. Non fornire informazioni personali al telefono. Avvisare subito un familiare o un vicino, soprattutto se si è soli in casa. Segnalare immediatamente l’accaduto alle autorità competenti.
Invitiamo chiunque abbia vissuto esperienze simili a segnalarle tempestivamente per aiutare a contrastare questi fenomeni e proteggere la comunità.






