L’ordinanza di custodia cautelare gli è stata notificata in carcere, dove era rinchiuso dal 31 gennaio con l’accusa di aver partecipato all’omicidio del giovane Matteo Vaccaro. Gianfranco Toselli, 22 anni, è stato identificato e nuovamente arrestato dagli investigatori della Squadra mobile come il terzo complice di una banda che dal 2009 rapinava, violentava e torturava giovani prostitute straniere che esercitavano l’attività all’interno di abitazioni private del capoluogo pontino e della provincia di Roma, in particolare delle zone di Anzio, Nettuno e Lavinio. La stessa ordinanza di custodia cautelare, in ragione della crudeltà e dell’efferatezza dei reati e della pericolosità sociale dei responsabili, ha riguardato anche i due uomini già identificati e arrestati dalla Squadra mobile il 24 gennaio scorso, Marco Mastini, 41enne nullafacente e residente a Latina, e Tomak Bielatowicz, 31enne polacco, già noto per alcuni gravi episodi di rapina consumati nel capoluogo. Le indagini, proseguite dopo il primo arresto di gennaio, hanno consentito di acquisire nuovi elementi di prova relativi ad altre sei rapine commesse dal gruppo ai danni di prostitute straniere con le stesse violente modalità. I tre prendevano contatti con le ragazze attraverso annunci pubblicati sui giornali, si presentavano poi nell’appartamento indicato, violentavano le vittime, le seviziavano e le torturavano, spesso sfregiandole al volto, e poi le rapinavano di tutto quello che trovavano in casa, intimando loro di non denunciare l’accaduto. Proprio per la ferocia e l’accanimento del gruppo gli investigatori non escludono che i tre siano responsabili di altri episodi mai denunciati dalle giovani vittime, spesso prive di permesso di soggiorno, e di fatti più gravi avvenuti nella provincia romana. Le indagini, ancora in corso, puntano ora a chiarire altri tasselli importanti del quadro, collegando i fatti accertati finora con il ritrovamento di corpi di giovani prostitute extracomunitarie mai identificate e ritrovate nei mesi scorsi nelle acque del Tevere e lungo il litorale romano.
Laura Pesino dal Corriere Pontino del 14 aprile 2011