Come ogni anno l’Associazione Bailando è presente sul territorio locale in modo attivo e innovativo con le sue attività artistiche e ricreative. Anche quest’anno la conduzione del laboratorio teatrale è stata assegnata ad Alessandro Simonini proveniente da Roma. Olistage Accademia di arti sceniche, autore, regista, trainer per attori, conduce un laboratorio teatrale per la preparazione di attori/amatori; con la sua esperienza di insegnamento in ambito teatrale.
Note di Alessandro Simonini
“Senza emozione non c’è comunicazione!”
Lo sanno bene i creativi pubblicitari quando con sapienti regie, raffinati tagli di luce e musiche suggestive ci costringono a scegliere i loro prodotti.
L’attore è egli stesso il pubblicitario e il prodotto da reclamizzare. Per tale ragione dovrebbe conoscere a perfezione l’arte della comunicazione. Altrimenti non emozionerà nessuno e resterà sullo scaffale degli attori invenduti, in attesa di qualche improbabile svendita.
Esiste una tecnica per affinare queste capacità?
Oggi abbiamo un numero impressionante di strumenti per raggiungere il nostro grado ideale di perfezione. Certi attori, sempre meno per fortuna, si accontentano di affinare il loro strumento vocale. Ricorrendo ad emozioni stereotipate incedono sulle scene come i vecchi attori imparruccati dei secoli scorsi. Molti altri si orientano verso l’uso della psicotecnica per attingere al loro reale vissuto emozionale e adattarlo all’esigenza scenica del momento.
Applichiamo la psicotecnica nei nostri laboratori?
Io rispetto l’immenso contributo della psicotecnica, ma ne limito il ricorso quasi esclusivamente alla fase propedeutica di apertura dei canali percettivi e comunicativi dell’allievo.
Da alcuni anni abbiamo integrato gli studi riguardanti la Programmazione Neuro Linguistica (Pnl) e la comunicazione verbale e non verbale con la scoperta di eventi non convenzionali, come nel caso della comunicazione in ambito non locale osservata e dimostrata dalla fisica quantistica.
Sebbene le implicazioni di una tale ricerca siano di una vastità straordinaria, il metodo in realtà trova il suo punto di forza nella rapidità e nella semplicità della sua applicazione.
Quando non siamo in presenza di un allievo pressato da situazioni affettive, esistenziali e familiari irrisolte, il ricorso alla psicotecnica può e deve essere evitato. Questo corrisponde all’immediata capacità di ricreare le emozioni richieste in maniera sincera, genuina, senza gli effetti collaterali di una reale causa scatenante.
Ho definito “retroingegneria dell’emozione” questa strategia. L’attore sente e comunica le emozioni del personaggio a partire dalle più semplici tensioni fisiche che a tali emozioni sono notoriamente connesse.
Siamo dunque molto più vicini alla Pnl, la quale ignora volutamente la causa degli impedimenti e punta tutto sugli effetti desiderati; e di conseguenza, siamo meno vicini alla psicotecnica dove la causa verrebbe analizzata in lunghe e scenicamente poco pratiche e poco praticabili sedute di analisi.
Il nostro obiettivo è quello di consentire all’attore e ai suoi personaggi di essere pronti all’azione e a qualsiasi repentino sbalzo di umore nel tempo massimo… di un respiro!