La tragedia al Sic Day di Latina dove sabato e’ morto il pilota Doriano Romboni, caduto durante le prove libere.
Domani i funerali a Follo, nella città natale del 45enne. Intanto la Procura di Latina ha aperto un’inchiesta sulla sicurezza del circuito “Il Sagittario” tra l’altro omologato per gare internazionali.
Il padre di Simoncelli piange per Romboni
«Quello che è successo è terribile. Ma c’è un destino e da qui non si scappa. Posso pensare solo questo, è l’unico modo per non diventare matto». Sono le parole amare e commosse di Paolo Simoncelli, padre di Marco, il Sic scomparso nel 2011, presente con la moglie, alla parata di piloti che ha sfilato sul circuito per commemorare Simoncelli e Doriano Romboni, vittima della tragedia di sabato.
Chi non riesce a darsi pace è anche Marco Lucchinelli, 59 anni, spezzino, campione del mondo nell’81 nella classe 500 e grande amico di Doriano. La sua rabbia, però, si trasforma in polemica: «Le rievocazioni si fanno a tavola, non in pista – taglia corto Lucky – noi motociclisti abbiamo la competizione nel sangue e vogliamo sempre stare davanti ma a una certa età diventa pericoloso, anche se probabilmente l’incidente di ieri è stato soltanto frutto del destino. Comunque se domani organizzerò un Doriano day, state certi che lo farò davanti a un piatto di testaroli e farinata e magari sulle note suonate dal cantautore spezzino Riccardo Borghetti». L’unica consolazione di Lucchinelli è sapere che Doriano è morto divertendosi: «Per lui la moto era la vita e adesso che era riuscito a rientrare nel giro come tecnico federale per insegnare ai giovani talenti era felicissimo. Ora penso piuttosto alle sue tre figlie che hanno perduto il papà che le adorava. Ma al destino non si può sfuggire. Sabato, a Latina, era arrivato il momento del mio amico Doriano».