A breve nuovi sviluppi nell’inchiesta
Il giudice Antonio Lollo collabora. Il magistrato, arrestato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta che fa tremare il tribunale di Latina, sta continuando a rivelare particolari interessanti del sistema pilotato dei fallimenti al palazzo di giustizia di piazza Buozzi. A confermarlo è stato il pubblico ministero Massimo Casucci durante la discussione in aula. “Siamo solo all’inizio – ha detto – C’è una forma di collaborazione con chiamate di correità da parte del magistrato indagato”. Dunque Lollo, nel confronto con gli inquirenti, sta chiarendo la sua posizione e quella di altre persone facendo nomi e cognomi. Ma non è il solo. Anche la moglie del magistrato, Antonia Lusena, aveva dato segnali di collaborazione e Marco Viola, indagato nella stessa inchiesta, ha chiesto di poter essere interrogato e verrà ascoltato nelle prossime ore. Il giudice è stato arrestato il 20 marzo scorso dagli uomini della Squadra Mobile con l’accusa di essere l’artefice di un sistema che ruota intorno ai fallimenti e di aver nominato come curatori professionisti che poi gli consegnavano il 15% del loro compenso, forzato alcune procedure concorsuali e chiesto tangenti ad imprenditori. Insomma un impianto criminale che sarebbe molto più esteso rispetto a quanto fin’ora trapelato. E di certo l’inchiesta potrebbe presto allargarsi coinvolgendo altri professionisti e figure note. Intanto è la stessa procura umbra a spingere per una seconda inchiesta relativa proprio al sistema corruttivo. I giudici del Riesame, nel frattempo, hanno sciolto la riserva su alcune posizioni. Rita Sacchetti resta ai domiciliari. Il tribunale ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare della cancelliera della sezione fallimentare del Tribunale nella parte relativa alla contestazione del reato di peculato confermando, però, la misura restrittiva per falso materiale in atto pubblico e rivelazione del segreto d’ufficio. Confermata anche l’ordinanza a carico del commercialista Massimo Gatto accusato di peculato, falso e violazione del segreto d’ufficio il quale affronterà il Riesame a Perugia martedi’ prossimo. E’ tornato a casa, invece, l’imprenditore Luca Granato. Per i lui i giudici della libertà hanno disposto i domiciliari. E’ un uomo libero, infine, Roberto Menduti. Nei confronti del brigatiere della Guardia di Finanza è stata annullata l’ordinanza di custodia cautelare sospendendolo dall’esercizio del pubblico ufficio. Lazio Tv