Grazie al lavoro certosino svolto dal Gruppo GEDI con L’Italia delle slot è possibile stabilire la spesa complessiva che ogni comune italiano ha affrontato in termini di gioco d’azzardo, tra il 2016 e il 2017. I dati che possono essere messi a confronto tra loro ci mostrano come vengano spesi i soldi e in che percentuali vi siano dei ritorni in termini di vincite, di entrate per lo Stato italiano e per i vari gestori, concessionari ed esercenti legati al circuito delle slot machine. Durante il 2017 nella città di Latina sono state giocate pro-capite 2074 euro, cifra che colloca il capoluogo laziale al numero 415 su quasi 8000 comuni censiti, nella classifica generale. Bisogna inoltre considerare che le città della stessa dimensione di Latina hanno speso mediamente una cifra inferiore, dandogli quindi il 16esimo posto di questa singolare classifica.
I dati relativi a Latina per il gioco d’azzardo
Per maggiore precisione Latina è arrivata tra i primi 20 comuni che appartengono al range tra i 50mila e i 200mila residenti. Se andiamo a leggere però le cifre complessive vediamo come durante il 2017 siano stati spesi 262,42 milioni di euro nel circuito fisico, cifra a cui bisogna però accostare anche quella delle vincite che ammonta a circa 205,49 milioni di euro. Questi 262 milioni di euro sono stati spesi principalmente tra pronostici sportivi, bingo e slot machine di tipologia AWP. La cifra più alta, pari a 40,3 milioni di euro, è stata raccolta proprio da questo particolare tipo di macchinetta slot. La cifra incassata dallo Stato è pari a 29,91 milioni di euro, mentre ai vari concessionari, gestori ed esercenti sono andati 27 milioni.
Slot machine: dati per il gioco virtuale e non
Soffermandoci sul dato che riguarda le slot machine virtuali e non, abbiamo a disposizione un range pari al triennio 2015-2017, dove si più facilmente intuire quale sia stato il numero totale di giocate alle macchinette e il numero di apparecchi presenti nel comune di Latina, che è cresciuto in modo esponenziale durante questi ultimi tempi. Bisogna però considerare un altro aspetto: quello legato al settore del gioco online, il quale è cresciuto costantemente durante gli ultimi dieci anni fino a sfiorare il picco massimo tra il 2016 e il 2017.
Un settore in rapido sviluppo ed espansione
- Un settore dove ci sono stati importanti investimenti, specialmente negli anni passati, i quali hanno dato buoni risultati, pur trattandosi di un mercato difficile da coltivare, almeno stando alle parole di un esperto come Alberto Sala, Responsabile Business AWP di una nota azienda specializzata nel gioco e nelle scommesse sportive, il quale intervenendo in un convengo ha dichiarato come a livello europeo gli investimenti siano ancora ingenti, pur lavorando in un settore estremamente prolifico e concorrenziale, il quale dovrebbe avere maggiore stabilità a livello politico, sia per le istituzioni sia per favorire il lavoro di queste importanti aziende orientate verso il gambling online legale.
Il gioco online in Italia per il 2018
- Bisogna in effetti ricordare come per il settore del gioco online e in particolare per il segmento delle slot machine il 2018 si sia concluso con ottimi risultati sotto il profilo operativo. Bisogna però continuare a puntare e a investire sull’innovazione tecnologica, visto che oggi più che mai gli utenti ricercano quel tipo di realtà orientata verso i dispositivi mobili di ultima generazione quali smartphone e tablet. Un periodo di transizione quello che stiamo attraversando per il settore del gioco digitale, come già visto per il bilancio e per i risultati operativi del secondo semestre del 2018: tuttavia il nuovo anno è già partito sotto i migliori auspici, visto che i casinò online e le sale da gioco più conosciute, si sono dette ottimiste per quanto riguarda i primi dati pubblicati per il 2019. Un punto a favore di un settore che ha fatto dell’innovazione e della competitività la sua arma migliore, almeno nel corso degli anni. Tornando invece al dossier pubblicato dal Gruppo Gedi con l’Italia delle slot, è importante sottolineare come il lavoro di mappatura svolto nell’arco degli ultimi due anni ci dia un quadro maggiormente esaustivo di un fenomeno crescente come quello del gioco d’azzardo nel nostro Paese, il quale andrebbe controllato e monitorato, al fine di tutelare i giocatori e quei soggetti problematici, i quali hanno denunciato casi come la ludopatia e l’azzardopatia, che nel 2017 ha raggiunto la cifra record di ben 150mila casi su tutto il territorio nazionale.
