Anche nel Lazio, come nel resto dell’Italia, il gioco online coinvolge una buona fetta della popolazione. Adesso che il governo ha dato il via a una serie di controlli più rigidi e a delle normative più strette, vediamo come sta cambiando l’azzardo a Latina in tutta la provincia.
Uno sguardo generale al fenomeno nel 2025
L’ultimo bilancio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) certifica che, nel 2024, il gioco legale in Italia ha raccolto 157,45 miliardi di euro, il 6,6% in più rispetto al 2023. Il dato nazionale è utile per capire la portata economica di un settore che, nella sola regione Lazio, vale da anni diversi miliardi. Non c’è da stupirsi, quindi, se la giunta ha confermato delle norme più rigorose per le sale fisiche. Per sempio, ha esteso l’obbligo delle distanze minime tra gli apparecchi e ha introdotto delle pause obbligatorie di sicurezza durante le sessioni di gioco.
Sul fronte politico, l’Osservatorio regionale spinge per un codice unico che semplifichi le regole e aiuti i Comuni a finanziare i servizi per contrastare le dipendenze. Allo stesso tempo, i giudici amministrativi hanno confermato la legittimità del nuovo bando per il gioco online. Hanno sottolineato l’esigenza di limitare i fondi non tracciabili e di ridurre i rischi di riciclaggio.
Anche i controlli si sono intensificati: la Guardia di Finanza ha parlato di poche centinaia di centri scommesse clandestini individuati nel 2024 dopo oltre quattromila interventi sul territorio. Il quadro generale, insomma, racconta un mercato legale in crescita, spinto soprattutto dal digitale.
Latina: Ecco quali sono i numeri in questa città
La provincia di Latina non sta di certo passando inosservata! Secondo l’analisi della Caritas diocesana, la giocata media pro capite nel 2023 si è attestata a 3073 euro tra componente fisica e telematica, circa il 7% in più rispetto al 2022.
Il comune di Latina concentra quasi la metà del volume provinciale e registra una spesa pro capite di 3350 euro nel 2023, un valore ben superiore alla media nazionale. Gli operatori del territorio confermano che a incidere è soprattutto la combinazione fra le reti delle sale tradizionali, ancora molto radicate, e la grandissima diffusione delle piattaforme di betting via smartphone. Per esempio, durante le pause di lavoro o sui mezzi pubblici.
Non sorprende, quindi, che l’amministrazione comunale abbia aderito ai protocolli regionali che impongono degli orari più stretti alle new slot e dei chioschi informativi sul gioco responsabile disseminati nei quartieri periferici. Le associazioni, dal canto loro, chiedono di accompagnare queste misure con delle campagne di alfabetizzazione finanziaria rivolte ai giovani.
Sud Pontino e piccoli centri: Il peso del silenzio
Se Latina fa rumore con i suoi volumi, il Sud Pontino macina delle cifre di tutto rispetto ma lontano dai riflettori. Secondo una rilevazione pubblicata a fine 2024, la zona compresa tra Terracina, Gaeta e le isole registra una spesa media pro capite di 3766 euro per il 2023. La particolarità è che qui il canale telematico pesa decisamente di più di quello fisico. L’accesso veloce alla rete rende le scommesse sportive e i casinò online i passatempi preferiti dopo il lavoro, con dei picchi serali nei week-end.
Nei centri più piccoli lo scarto è ancora più evidente. Roccagorga, ad esempio, arriva a dei valori che superano di gran lunga la media provinciale, anche se ci sono meno di cinquemila abitanti. In questi contesti le sale sono poche, ma basta avere uno smarthone e una carta ricaricabile per poter giocare. Le parrocchie e le associazioni di quartiere segnalano come il gioco sia ormai un argomento di conversazione comune nelle botteghe, al pari del calcio o del meteo.
Nuove abitudini di gioco nel Lazio
L’ascesa del digitale non riguarda solo i numeri, ma anche le modalità. Gli ultimi report ADM parlano di una quota di puntate online che oscilla intorno alla metà del totale laziale, con un balzo particolarmente marcato tra gli under-35. Online si trovano tantissime piattaforme che si occupano di selezionare i migliori provider e che forniscono delle guide dettagliate, per esempio quelle su come giocare a Plinko con soldi veri, destinate ai principianti.
A livello normativo il Lazio sta cercando di tenere il passo. Il TAR ha ribadito che i limiti sulle ricariche non tracciate e sui prelievi dai conti di gioco sono pienamente legittimi, proprio per arginare i rischi di riciclaggio online. Allo stesso tempo, l’Osservatorio regionale sta studiando delle forme di auto-esclusione più rapide e delle unificazioni dei registri di auto-limitazione, così da rendere effettivi i paletti voluti dal legislatore senza soffocare l’offerta.
Quindi, alla luce di tutto questo cosa ne possiamo ricavare? Il quadro che emerge è quello di un Lazio dove il gioco d’azzardo continua a crescere, sospinto dal digitale e da una cultura della puntata che ormai è la normalità. Latina e il Sud Pontino sono dei luoghi ideali per osservare l’evoluzione dei consumi, mentre la Regione oscilla fra delle misure restrittive in sala e delle aperture controllate online. I numeri raccontano una realtà in movimento. Resta da capire se l’imminente codice unico e i controlli sempre più a tappeto riusciranno a bilanciare la libertà di gioco, la salute pubblica e la sostenibilità economica di un settore che, volenti o nolenti, è diventato parte integrante della vita quotidiana laziale.
