Il settore dei videogiochi ha subito un’evoluzione enorme negli ultimi anni e ha ormai da tempo smesso di essere un’esperienza solitaria, diventando un canale di unione, nel quale le persone si conoscono e stringono legami. Le nuove piattaforme e i nuovi giochi hanno reso il gaming uno strumento di socializzazione, in grado di mettere in contatto milioni di utenti in ogni parte del mondo. Dai primi giochi multiplayer agli MMO, fino ai giochi party e allo streaming live, il modo di socializzare online è cambiato profondamente e ha messo il gioco in una posizione davvero privilegiata. Vediamo allora alcuni aspetti cruciali di questa evoluzione.
Il videogioco come spazio sociale
Il gaming negli anni Novanta e Duemila era sempre un’occasione per socializzare, con i gruppi di amici che si ritrovavano nella stessa stanza per giocare insieme, unendo il divertimento del videogioco all’interazione in quello che era un contesto come tanti altri per passare del tempo insieme. Già qualche anno più tardi l’esperienza ha subito un’evoluzione importante con i primi giochi multiplayer, per poi arrivare agli MMO (Massively Multiplayer Online), dove migliaia di utenti si incontrano in mondi virtuali condivisi, creando legami duraturi al di là dello schermo.
Ci sono stati dei giochi che hanno reso a tutti gli effetti il concetto di party come parte integrante del gioco: entrare in una gilda, partecipare a raid, comunicare tramite chat vocale. Pensiamo ad esempio a un titolo come World of Warcraft, che ha messo al centro di tutto la collaborazione come elemento necessario per avanzare nel gioco. Inoltre, ancor più recentemente sono saliti in cattedra i giochi party, progettati proprio per essere fruiti in gruppo: si pensi a un titolo che ha rubato la scena per un po’ di tempo come Among us, che qualche anno fa con la pandemia divenne un fenomeno mondiale, oppure Fall Guys. Al contempo è esploso il fenomeno dello streaming, con piattaforme come Twitch e YouTube, dove il gioco è diventato uno spettacolo a cui assistere e da commentare in live. Gli streamer, o creator, effettuano questi gameplay dove giocano online e permettono di seguire le loro sessioni di gioco community attive, partecipative, affezionate.
Nuovi modi di relazionarsi tramite il gaming
Tale passaggio è arrivato inevitabilmente a trasformare anche l’intera industria videoludica. L’industria è sempre più variegata. Se un tempo il settore era limitato ai videogiochi per console o PC, ora il mobile gaming ha allargato a dismisura i confini. Si pensi ai casino con bonus di benvenuto senza deposito, agli innumerevoli store di browser game, o ai giochi social disponibili su app. Si è di conseguenza allargata anche l’età dei giocatori, che oggi si aggira tra i 20 e i 35 anni, con la componente femminile in costante crescita. Gli adulti che spendono somme per vere e proprie postazioni da gioco, abbonamenti ed accessori vari sono sempre di più, e ciò testimonia come il gaming sia entrato ormai nella quotidianità. Il cliché del videogiocatore isolato è ormai ampiamente superato perché il gaming consiste oggi in una forma attiva e dinamica di socializzazione, che connette persone e favorisce la costruzione di relazioni.