Emergono nuovi particolari nella confessione di Emanuele Fiorucci sull’investimento di Alessia Calvani. “Credevo fosse un cane, invece era Alessia”. Con queste parole è crollato il pirata della strada che più di un anno fa ha investito uccidendo la ragazza di Latina. Una lunga ricerca quella della Polizia stradale, che ha condotto gli investigatori proprio a Fiorucci.
Intanto nella giornata di ieri Fiorucci si era recato nello studio del suo avvocato Amleto Coronella, all’uscita ha trovato le gomme dell’auto che lo aveva accompagnato squarciate. La polizia stradale annuncia che saranno perseguite penalmente e che è stata aperta un’inchiesta su questi episodi.
Su Facebook intanto la pagina “Arrestate Emanuele Fiorucci” continua a crescere, sfondando gli 8mila iscritti. E le parole non sono certo tenere nei suoi confronti: continue sono le minacce di fargliela pagare.
I creatori del gruppo hanno invitato i cittadini ad issare alle finestre bandiere tricolore listate a lutto. Venerdì manifestazione dell’Associazione familiari e vittime della strada davanti al Tribunale di Latina.