E’ approdato ieri mattina davanti al Tribunale del Riesame di Roma il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Latina contro il provvedimento di concessione degli arresti domiciliari a Andrea Pradissitto e Simone Grenga, i due ragazzi arrestati nel marzo 2010 in via Grassi a Latina, nel quartiere Nicolosi, con due pistole cariche e, secondo gli investigatori della Squadra mobile, pronte per compiere un agguato. In realtà gli inquirenti sono convinti che le armi servissero ad eliminare qualcuno, forse Fabrizio Marchetto, come ulteriore episodio della guerra criminale esplosa nel capoluogo pontino tra gruppi contrapposti. I due giovani, considerati vicini alla famiglia Ciarelli, sono comparsi nel dicembre scorso davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale Laura Matilde Campoli chiamati a rispondere di detenzione illecita di armi e ricettazione, reati per i quali sono stati condannati Grenga a tre anni e mezzo di reclusione e Pradissitto a quattro anni senza alcun riferimento ad altri possibili scenari. Il gip in quella stessa sede, esaminata l’istanza presentata dai legali dei due, gli avvocati Sandro Marcheselli, Oreste Palmieri e Gaetano Marino, aveva concesso agli imputati gli arresti domiciliari, anche se dal carcere in effetti è uscito soltanto Simone Grenga, restando Pradissitto detenuto per un’altra vicenda di estorsioni e usura. La decisione del magistrato, però, non è stata gradita dalla Procura tanto che il sostituto Eleonora Tortora ha presentato un ricorso contestando la decisione soprattutto per la particolare gravità del fatto del quale si erano resi responsabili e per il rischio concreto di reiterazione del reato. Un’azione inattesa visto che non si ricorda un intervento del genere da parte di via Ezio rispetto ad un atto di un magistrato del Tribunale. Ieri mattina a Roma la discussione alla quale non era presente alcun rappresentante della Procura del capoluogo pontino. Da parte loro il collegio di difesa ha ribadito le proprie ragioni sostenendo tra l’altro che l’appello in questione doveva essere dichiarato addirittura inammissibile. I giudici, a conclusione della discussione, si sono riservati di prendere una decisione sull’istanza della Procura, decisione che potrebbe arrivare già nelle prossime ore.
Latina, colpo da migliaia di euro in un noto centro sportivo sulla Pontina: indagini in corso
Nella notte tra lunedì e martedì, un noto centro sportivo situato lungo la statale Pontina, nella zona di Borgo Isonzo,...