Viaggiava a bordo di una motonave italiana partita dall’Algeria. Un lungo viaggio della speranza verso le coste italiane, in condizioni di estremo disagio e al nono mese di gravidanza. Ma N.K, 34 anni, insieme al marito, viene bloccata e respinta al momento dello sbarco a Trapani perché clandestina e immediatamente riaffidata al comandante della motonave. Il viaggio riprende nella notte, dalle coste di Trapani risalendo lo Stivale in direzione Civitavecchia. Ma per la donna, arrivata al termine della gravidanza, inizia l’incubo. Alle 9,45, quando il natante si trovava a circa 70 miglia al largo di Terracina, il comandante invia una segnalazione urgente alla Capitaneria di porto segnalando la presenza della donna ormai in procinto di partorire. Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. La donna è stata prelevata da un elicottero della Guardia costiera e trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Goretti di Latina per il ricovero nel reparto di ostetricia. La 34enne è stata aiutata da una volontaria della Croce rossa di Latina che ha affiancato il personale sanitario facendo da inteprete della lingua araba e ha sostenuto la donna, arrivata da sola nel capoluogo, ad affrontare l’operazione e il parto. La stessa sala operativa della Cri ha poi attivato la Cri di Civitavecchia per rintracciare il marito e informarlo della nascita avvenuta all’ospedale di Latina. Il comitato provinciale della Croce rossa ha poi individuato una struttura di accoglienza dove la signora sarà ospitata subito dopo le dimissioni dall’ospedale. «Il mio ringraziamento – ha commentato il commissario della Cri Giancarlo Rufo – va ai volontari di Latina, che si sono mossi con tempestività, e al reparto di ostetrica del Goretti che ci ha coinvolti nell’esclusivo interesse della donna».
Laura Pesino dal Corriere Pontino del 3 marzo 2011