Il centro di Latina è teatro di un’escalation di rapine, un fenomeno che sembra colpire sempre più spesso i giovanissimi. La situazione, descritta come “fuori controllo”, vede come vittime adolescenti tra i 14 e i 16 anni, spesso presi di mira in aree come Piazza del Popolo e le poste centrali.
Secondo le testimonianze, gli aggressori sono gruppetti di giovani nordafricani poco più grandi delle vittime, che agiscono senza armi. La loro forza sta nella prepotenza e nella scelta di bersagli vulnerabili, come ragazzi isolati o in gruppi meno numerosi. Il modus operandi è subdolo: si avvicinano con scuse come la richiesta di una sigaretta, per poi intimidire i ragazzi alzando la voce e minacciando reazioni violente.
Il loro obiettivo non sono oggetti di valore, ma piccole somme di denaro, spesso banconote da cinque o dieci euro. A volte, prendono e restituiscono lo smartphone solo per spaventare le vittime. La natura di questi atti, anche se non violenta fisicamente, ha un impatto emotivo profondo sui ragazzi e sulle loro famiglie, ben più grave del valore monetario sottratto. Nonostante i numerosi episodi, le forze dell’ordine sembrano avere difficoltà a contrastare il fenomeno.