Hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato e sono stati condannati a tre anni e quattro mesi di reclusione ciascuno gli autori della rapina messa a segno nella filiale pontina della Banca popolare di Lodi.
Filippo Giuffrida, Luciano Terzini e Alessio Frontoni sono comparsi ieri mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Nicola Iansiti per rispondere del colpo del 7 settembre 2009: quel pomeriggio tre persone con il volto scoperto e armate di pistola, erano entrate nell’istituto bancario di viale Pierluigi Nervi e minacciando il dipendente che si trovava al bancone si erano fatte consegnare i contanti disponibili nelle due casse, circa 10mila euro. Poi la fuga. Le indagini, affidate ai carabinieri, si erano avvalse soprattutto dei filmati delle telecamere della videosorveglianza dell’istituto di credito ma in realtà in contemporanea la polizia stava indagando su un altra rapina commessa con modalità molto simili: quella messa a segno nel maggio dello stesso anno alla Banca Sella di Latina. Un colpo questo i cui responsabili vennero individuati in Giuffrida e Terzini, entrambi residenti a Roma mentre per quello di viale Nervi le indagini avevano portato a identificare un terzo uomo, Frontoni. Il processo di primo grado ai primi due si è già concluso con una condanna per entrambi mentre ieri mattina si è celebrato quello per la Banca Popolare di Lodi. Stavolta sul banco degli imputati erano in tre: oltre a Filippo Giuffrida e Luciano Terzini a rispondere di rapina e detenzione di arma c’era anche Alessio Frontoni. I legali degli imputati, tutti residenti a Roma, hanno chiesto di poter celebrare il processo con rito abbreviato senza arrivare a dibattimento, richiesta accolta dal gup Iansiti. A conclusione della camera di consiglio, accogliendo la richiesta dell’accusa rappresentata in aula dal pubblico ministero Olimpia Monaco, il giudice ha condannato tutti e tre a tre anni e quattro mesi di reclusione ciascuno. Ovviamente senza la sospensione condizionale della pena.
Â
Elena Ganelli dal Corriere Pontino del 20 gennaio 2011