Prende il via la nuova iniziativa di MAD: “ArtistiINstazione”, in collaborazione con il Circolo DLF Latina 2.0 Associazione Dopolavoro Ferroviario di Formia nella nuova sede all’interno della Stazione Ferroviaria di Latina Scalo (fronte area taxi).
Lo scorso settembre è stata inaugurata la sede e presentata l’iniziativa come una Rassegna d’Arte Contemporanea che avrebbe collegato il mondo artistico locale con quello regionale e nazionale in un fluire di mostre d’arte e corsi di formazione (rivolte ai soci DLF) che si sarebbero svolti nella storica sede progettata dall’architetto futurista Angiolo Mazzoni nel 1932.
Un luogo per antonomasia atto al transito, all’andante si propone come stop al fluire del movimento e come possibile postazione per l’incontro con gli indefiniti e innumerevoli confini dell’arte contemporanea. L’archetipo di un luogo che racchiude contestualmente lo spostamento nella sua fisicità e il possibile strumento della percezione interiore, si trasforma in una mini-gallery. (AnnaMaria Acquafredda).
Si parte, per usare un termine attinente con lo spazio atipico prescelto da MAD in questa occasione, sabato 1 dicembre alle ore 18,30 con il primo collegamento previsto “Roma-Napoli” (le grandi città dove Emmanuele studia/lavora/vive) che si realizzerà attraverso le tele del giovanissimo Emmanuele Stanziano.
L’arte di Emmanuele (continua AnnaMaria Acquafredda), può essere intesa come la metafora del viaggio del tempo attraverso il filo della storia, come la percezione dello stato d’animo che fissa il momento, è una matericità raffinata trasferita su tela, una materia impalpabile che esce dalle sue mani, si arricchisce di stile, eleganza e forza dirompente, esprime un’elegiaca cromaticità del colore che diventa rimembranze leopardiane che evocano da un dentro verso il visibile.
Le sette opere selezionate, due delle quali realizzate per l’occasione “Binario del tempo” e “Placenta”, trasformeranno la Sala in una “postazione per l’arte” ricreando un ipotetico percorso visivo per i viaggiatori in transito.
Per una volta una situazione come un sogno, con un momentaneo capovolgimento degli spazi, per re-impostare una sospensione di libertà creativa che caratterizzerà la serata di MAD.
Ogni opera all’interno di questo spazio, anche luogo storico, è un simbolo e rappresenta uno sguardo che mette in gioco le dinamiche della percezione. Quale location migliore dove lo spazio è indefinibile, dove, in questa occasione, pubblico e privato sfumano i loro confini precisi per sperimentare l’una e l’altra dimensione come in un gioco onirico e dove i quadri di Emmanuele con la presenza del colore creeranno un’atmosfera sensibile, abbracciando in pieno anche l’idea dell’ecosostenibilità .