Nelle prime ore della mattinata di giovedi, il personale Acqualatina addetto agli sportelli ha constatato la presenza di 4 proiettili da arma da fuoco affissi con un nastro sulla serranda dello sportello di Aprilia ; gesto che richiama inequivocabilmente un forte intento intimidatorio, più volte salito agli onori delle pagine più tristi delle cronache locali e nazionali.
I Carabinieri sono celermente intervenuti ed hanno constatato l’inconfondibile natura del gesto, effettuando, altresì, i primi accertamenti.
Grave azione, questa, che si va ad aggiungere alle già numerose aggressioni fisiche e verbali subite dai dipendenti Acqualatina, nonché all’atto vandalico dello scorso mese di Luglio, che ha causato danni alla sede Acqualatina di Aprilia, e che le forze dell’ordine hanno ricondotto al lancio di una bottiglia incendiaria.
Un ulteriore atto di violenza, dunque, sintomo di un pericoloso clima di tensione sociale che costringe il personale Acqualatina, demandato allo svolgimento del proprio compito di pubblico servizio, a lavorare quotidianamente in uno stato di estremo disagio e tensione.
«Sono scandalizzato dalla gravità di questo gesto – dichiara l’AD, Jean Michel Romano – e mi sento in dovere di riportare l’attenzione su quanto sia pericoloso continuare ad usare toni violenti e ad indicare le questioni in atto tra Acqualatina S.p.A. e l’amministrazione comunale di Aprilia con termini aggressivi ed inappropriati, come viene fatto in molte esternazioni e in molti articoli pubblicati che riprendono le affermazioni stesse. Quando si parla di “guerra” riferendosi al confronto sul servizio idrico, anche acceso ma comunque di natura istituzionale, quando si indica l’interlocutore come nemico, si finisce per istigare atteggiamenti che non hanno più nulla di civile ed equilibrato».
«Esprimendo la mia solidarietà e il più totale supporto a tutto il personale impiegato, inoltre, – prosegue Romano -, sollecito un intervento di tipo istituzionale di tutti i rappresentanti delle Autorità competenti al fine di dirimere una situazione di illegalità che va oltre i confini della responsabilità di Acqualatina S.p.A. come gestore di un servizio pubblico essenziale».