Oltre 300 imprese balneari del litorale della provincia di Latina aderiranno alla protesta proclamata per venerdì dal Sib– Confcommercio e dalle altre organizzazioni di categoria contro il Governo che ancora non ha assunto le necessarie decisioni atte a scongiurare la messa a bando con evidenza pubblica delle concessioni demaniali marittime. In molti stabilimenti gli ombrelloni saranno chiusi e fino alle 11 non sarà offerto alcun servizio.
Anche il Comune di Latina parteciperà all’iniziativa di protesta indetta dall’ANCI (Associazione nazionale dei Comuni d’Italia) e dalle organizzazioni degli operatori balneari contro l’immobilismo del Governo relativamente alla liberalizzazione delle concessioni demaniali marittime.
Come proposto dall’ANCI nazionale, anche il Comune di Latina domani esporrà a mezz’asta la bandiera del palazzo comunale, dalle ore 9,30 alle ore 13,30.
“Si tratta di un gesto simbolico ma dall’alto valore – afferma il Sindaco Giovanni Di Giorgi – Sono pienamente d’accordo con l’iniziativa di protesta varata dagli operatori balneari nei riguardi della insensibilità del Governo rispetto ad un tema così importante, che rischia di mettere in ginocchio centinaia di aziende che operano nel settore turistico costiero e sono il motore di questo importante pezzo della nostra economia.
Dal 2015, infatti, per effetto della Direttiva Bolkestein emanata a livello europeo, le concessioni demaniali non potranno più essere rinnovate automaticamente ma saranno oggetto di un bando pubblico. Questo significa che gli investimenti fatti negli anni dagli operatori balneari, spesso piccole imprese, rischiano di essere vanificati. Con i bandi pubblici aperti, infatti, sul mercato entreranno le grandi catene, i colossi multinazionali con l’altro svantaggio di veder sparire una tipicità di gestione del settore tutta italiana.
A questa iniziativa di protesta – conclude Di Giorgi – devono seguirne altre per sensibilizzare il Governo su questo tema e intraprendere azioni rivolte a soddisfare le aspettative della comunità locale e di una provincia, come la nostra, che ha nel turismo costiero una fetta importante della propria economia”.