L’Italia, e in particolare il Lazio, è un luogo in cui si tengono importanti eventi di arte e intrattenimento a cadenza annuale. Non è raro assistere a concerti di grandi star della musica o, più semplicemente, spettacoli e attività culturali. Se però si fa riferimento al mondo del cinema nessun evento riesce a raggiungere il fascino e il prestigio dei David di Donatello, la cui edizione di quest’anno è andata in scena l’8 di maggio negli studi di Roma. Una grande serata per tutti i cinefili che è valsa il giusto riconoscimento all’Orchestra di Piazza Vittorio.
Il premio come “Miglior Musicista” è andato a Il Flauto Magico di Piazza Vittorio, meravigliosa reinterpretazione dell’opera di Mozart e primo film musicale multietnico del panorama cinematografico, nonostante una competizione di altissimo livello in cui figuravano mostri sacri come Thom Yorke (Suspiria) e Nicola Piovani (Il Traditore). Il film, magistralmente diretto da Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu, è una favola contemporanea che ritrae Piazza Vittorio come un luogo in cui l’unico limite sono la fantasia e la creatività. Il nucleo della pellicola è l’importante messaggio di inclusione sociale che manda, in linea con i principi fondanti dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Nell’anno della sua nascita, il lontano 2002, il progetto aveva il nobile obiettivo di riunire musicisti e artisti di culture e etnie diverse per valorizzare Piazza Vittorio e la sua forte impronta multietnica. Come? Rappresentando una realtà in cui la musica è uno strumento in grado di mescolare culture diverse e produrre il “suono del mondo”. Una promessa mantenuta per quasi vent’anni di duro lavoro e che adesso ha ricevuto il giusto riconoscimento.

L’edizione 2020 del David di Donatello è stata ricca di molti altri momenti e vittorie memorabili. Il Traditore di Marco Bellocchio si è aggiudicato il premio come “Miglior Film”, prevalendo su Il Primo Re, La Paranza dei Bambini, Martin Eden e l’ultima versione del Pinocchio di Collodi, e ha poi continuato a fare incetti di premi collezionando i David per le categorie “Miglior Regia”, e “Miglior Sceneggiatura Originale”. A questi si aggiungono i trionfi di Pierfrancesco Favino come “Miglior Attore Protagonista”, Luigi Lo Cascio come “Miglior Attore non Protagonista” e Francesca Calvelli come “Miglior Montatore” che fanno de Il Traditore il mattatore assoluto dell’ultima edizione dei David di Donatello.
Sul versante femminile spiccano invece le vittorie di Jasmine Trinca, premiata come “Miglior Attrice Protagonista” per la sua interpretazione in La Dea Fortuna, e la straordinaria Valeria Golino, la cui prova in 5 è il numero perfetto le è valsa la statuetta nella categoria “Miglior Attrice non Protagonista”.
Per quanto riguarda la “Miglior Sceneggiatura non Originale” sono stati Maurizio Braucci e Pietro Marcello (Martin Eden) ad ottenere il riconoscimento, mentre il David come “Miglior Produttore” è stato vinto da Il Primo Re di Matteo Rovere e Andrea Paris.
Il premio come “Miglior Film Straniero” è andato invece a Parasite, che è riuscito a sbaragliare una concorrenza agguerrita che vantava anche la presenza di Joker. Al lungometraggio di Todd Philipps non è bastato un cast eccezionale in cui figurano Joaquin Phoenix, il Commodo del pluripremiato “Il Gladiatore”, e la leggenda Robert De Niro, protagonista di grandi classici come Casinò, tra i più famosi film sul mondo del gioco.
Da sottolineare la “performance” di Phaim Bhuiyan che con la sua direzione di Bangla ha vinto il premio come “Migliore Regista Esordiente” e la prova del Pinocchio di Matteo Garrone, che nonostante sia rimasto a bocca asciutta per quanto riguarda i premi principali ha comunque collezionato svariate statuette (“Miglior Scenografia”, “Miglior Costumista”, “Miglior Truccatore”, “Miglior Acconciatore” e “Migliori Effetti Visivi VFX”).
L’edizione 2020 dei David di Donatello ha mantenuto le aspettative di tutti gli appassionati di cinema, riuscendo a legittimare il lavoro e il coraggio di un gruppo di professionisti come l’Orchestra di Piazza Vittorio, lanciare giovani talenti del panorama cinematografico e confermare il valore artistico di esponenti già affermati. Una grande serata all’insegna dell’arte.