L’appuntamento del 25 maggio presso l’Hotel Europa di Latina a partire dalle 17,00, che mi vedrà promotore ed organizzatore, vuole essere la traccia di un cammino. Il cammino di chi, classe dirigente, imprese leader, operatori di settore, con la spinta propulsiva di giovani laureandi e neo laureati , intende scommettere sulla green economy. Creando un network tra istituzioni, università, imprese e investitori, la frontiera della green economy diventa approdo finalmente raggiungibile, anche alla luce di un imminente pubblicazione (entro il mese di giugno) di un bando.
Bando del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) dedicato al sostegno di progetti di Ricerca fortemente innovativi che possano contribuire allo sviluppo delle “Smart Cities” del futuro.
Sarà un momento innovativo, anche nella proposta, non un semplice convegno, ma un luogo di confronto proattivo al quale molti esponenti dell’economia, della ricerca hanno già assicurato la loro presenza.
Il progetto “Smart cities”: di cosa si tratta
La sensibilità e l’attenzione dell’Unione Europea a tematiche di sviluppo sostenibile ed ecocompatibile è nota da tempo, e non sono rari i progetti e i finanziamenti che arrivano dalla Comunità a sostegno di una giusta ed equa gestione delle risorse e dei consumi del territorio. L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è rappresentato da Smart Cities and communities, un programma di finanziamento cospicuo , pronto a sostenere quelle città europee che saranno in grado di distinguersi per il loro lavoro di riduzione dei consumi e di pianificazione di uno sviluppo sostenibile.
Le città “intelligenti” saranno quelle che sapranno proporsi come esempio sul territorio: attraverso quei fondi, infatti, si impegneranno a mostrare come sia possibile creare dei progetti di ristrutturazione energetica, di reti intelligenti e di edilizia sostenibile a vantaggio dell’intero “sistema Europa”.
Le città pilota che verranno scelte, saranno anche un punto di partenza per la creazione di nuovi spazi di mercato per l’industria europea. L’edilizia sostenibile e lo sviluppo di un’economia a bassa emissione energetica sono requisiti indispensabili per l’Europa del futuro: se consideriamo, infatti, che il 70% di tutto consumo energetico dell’UE avviene in città, è evidente che è impossibile giungere ai traguardi fissati per il 2050 senza un drastico ripensamento delle città europee.
I vantaggi per le smart cities
Oltre a trarre vantaggio dall’ingresso di nuovi capitali, i benefici per le “smart cities” saranno anche e soprattutto di lungo periodo: meno emissioni, un sistema energetico rinnovato, un aumento dei posti di lavoro per la gestione di tutti i processi, un miglioramento netto della qualità della vita. Il tutto per promuovere quelli che sono da sempre i quattro pilastri fondamentali nell’organizzazione dei centri urbani: il patrimonio edilizio, la pianificazione, l’efficienza e la mappatura energetica. A questa prima fase seguirà, poi, un altro cospicuo finanziamento per la promozione di iniziative dedicate alla mobilità sostenibile e al trasporto pubblico.
Maurizio Patarini