L’iniziativa “adotta una pianta” recentemente approvata, potrebbe essere considerata una nuova “street furniture” per il centro urbano della nostra giovane città; un’idea innovativa e di certo non poco rilevante dei Commercianti che hanno dato inizio a questa presumibile ventata di novità e bellezza.
I social ormai da qualche mese si scatenano però, cercando il più possibile di “sdrammatizzare” sottolineando allo stesso tempo un altro “imbarazzante” problema che affligge tutto il territorio pontino; chiamate in qualsiasi modo: buche, crateri, voragini, accompagnate generalmente da alcune raffigurazioni che lasciano poco spazio all’immaginazione, ormai le rappresentanti più accreditate delle nostre strade; ci si chiede in modo anticonvenzionale se non sia realmente necessario adottarle.
Ad oggi si tenta di accelerare il più possibile il processo di manutenzione di questo nostro “tratto distintivo”, impresa non da poco, avendo preso in esame anche il tempo burrascoso del weekend appena trascorso.
La fortuna non sembra poi essere dalla nostra parte, e le tempistiche si restringono in vista del 15 maggio, data decisamente non casuale, tra poco più di una settimana infatti, il capoluogo, nonché altre zone limitrofe come Sezze e Priverno, verranno attraversate dalla “Carovana Rosa”.
Trattasi di negligenza amministrativa odierna o passata ad oggi poco importa; con “l’operazione adotta una buca” ci si affida all’ironia, nella speranza che non si passi (in definitiva) allo “urban decay” prima che vengano prese in considerazione (si intende in maniera concreta) le numerose segnalazioni dei cittadini.
Che sia anche questo un modo per valorizzare ciò che rimane del “nostro patrimonio”?!